Pubblichiamo la lettera che Andrea ha inviato a : VareseNews / Busto Arsizio / il 31/01/2013
Caro Direttore
come
ogni anno da più di 60 anni, si è tenuta, quello che definirei,
l'evento sportivo per eccellenza della Valle Olona: il ciclocross di
Solbiate Olona. Fusione di energia, passione, volontà, dedizione e
spirito di sacrificio. Dal 1951 con Malabrocca, passando per i
campionissimi di specialità quali Longo, Vlaeminck, Pontoni ed altri
ancora, sono arrivati a disputare la 50+9esima edizione.
Nel tempo si sono evolute le tecnologie, i percorsi, le tecniche
ciclistiche e l'abbigliamento. Quello che però è rimasto uguale sono la
passione che i corridori ci mettono e lo sforzo fisico nell'affrontare
una delle specialità sportive più dure. Il ciclocross di Solbiate Olona,
prima ciclocross dell'Epifania, ha vissuto certamente periodi di
notorietà negli anni in cui questa specialità veniva considerata dai
campioni della strada una buona palestra per prepararsi alla nuova
stagione ciclistica. Nomi del calibro di Moser, Chiappucci, Saronni, si
sono confrontati con i professionisti del ciclocross lottando per un
risultato e non solo per la passerella.
Il Gruppo Sportivo Solbiatese e l'amministrazione comunale, sono
riusciti, non senza sforzi, a disputare la coppa del mondo nel 1997. I
tempi in cui la cittadinanza scendeva in strada per tifare il proprio
campione o anche solo per ammirare lo sforzo che questi Grandi Atleti
facevano, sono passati.
Peccato, perché, io, che il 20 gennaio del 2013, c'ero, per l'ennesima
volta, ho vissuto le stesse emozioni del mio primo ciclocross
dell'Epifania. Sentire, vedere, odorare, lo sforzo fisico, la passione e
anche la delusione di chi non è riuscito a raggiungere il prefissato
traguardo, mi ha riempito di orgoglio per appartenere a quella categoria
di persone che ancora si emoziona nel vedere quanto la concretezza
possa portare a degli strabilianti risultati.
Vorrei che i tempi d'oro del grande Longo potessero tornare, assaporare
ancora la voglia di agonismo, puro e semplice, degli anni di Liboton ma
per farlo è necessario non lasciare morire questa dura disciplina
sportiva. Per farlo è necessario che si ritorni a pensare che non solo
la visibilità di sport come il calcio, l'automobilismo ma anche lo
stesso ciclismo, possono offrire soddisfazioni. È necessario che
sponsor, giornali, amministrazioni, pro loco, e tutta la popolazione
ritorni ad apprezzare la vera passione per uno sport, quale esso sia.
Che tutti ritorniamo a vivere concretamente le emozioni che il
Ciclocross di Solbiate Olona riesce a trasmettere ad ogni sua edizione.
Per questo ringrazio tutti coloro che hanno collaborato attivamente alla
riuscita dell'evento rinnovando l'impegno che negli anni non li ha
logorati ma invogliati a fare sempre meglio.
Andrea Rigolin
Magazine Sport
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