Magazine Diario personale

Ode alla ciabatta

Creato il 24 giugno 2015 da Lagianni @LaGianni85
Sono indietro come la coda del cane, non c'è bisogno di ripetersi.
Qualche giorno fa, con circa un anno di scarto da tutte le peggio influencer del pianeta, sono diventata anch'io felice proprietaria e ostentatrice delle più famose ciabattazze scacciacazzi sul globo terracqueo.Prova della mia immensa gioia, è che non riesco a smetterla di instagrammarmi i piedi.
ODE ALLA CIABATTA
La verità? (E' stavolta è la verità pura, lo giuro). Mi sono sempre piaciute. Mi piacevano già quando erano un affronto al buon costume, ma ho dovuto aspettare la loro consacrazione per tirar fuori il bancomat e digitare pin e tasto verde. Perché chiaramente sono una miserabile schiava della moda con una personalità piccolissima, e in tutti gli anni precedenti c'erano espadrillas, gladiators e mules da acquistare per sembrare una cogliona, ragazzi, qui non è che chiunque possa fare di testa propria eh.
Per sicurezza, ho lasciato correre un'estate, giusto per essere certa di essere l'ultima, ma proprio l'ultima, ad arrivarci, però adesso sono con gli occhi a forma di cuore e praticamente non metto altro. Giuro. Esondazioni, maremoti e altre calamità tipo i matrimoni non mi separeranno dalle mie ciabattazze, mai.
Comunque, visto che sto blog una qualche utilità ce la vorrà pur avere, che se volevo incensarmi per gli oculati acquisti che faccio potevo anche tenere un diario col lucchetto sotto il materasso o chiamare la Sgnappa, di seguito alcune informazioni utili che vi convinceranno che in the end la ciabattazza is always una good idea:
- Comodità. Giusto? Sbagliato! quante volte devo dirvelo che una cosa figa non ha da essere comoda? Che noi della comodità ce ne freghiamo? Certo, sulle Birkenstock una qualche aspettativa ce l'avevo anch'io ma di fatto, no. Almeno il mio modello, che si chiama Arizona, no. Nel senso che me le perdo da tutte le parti e il rischio il piede nella palta è giusto lì, appena scese dal marciapiede. Son sempre dietro a recuperarle.Potevi prendere un numero più piccolo, direte voi. Ecccccerto, ma queste hanno la suola coi bordi alti, mica puoi barare, pena tallonite.
- Facilità di pronuncia. Vi dico un segreto, io ero indecisa tra le Arizona e le Gizeh, è che non sapevo come dirlo.
- Beltade. La verità è che stanno bene con tutto, tranne che coi bragoni bracaloni da Medina in fantasia, i quali parrebbero la scelta più logica e invece no, fanno subito centro sociale. Lo so perché ci ho provato e mi hanno chiesto indicazioni per il Conchetta.
- Empatia coi boyfriend jeans. Vestitini sì, full skirt sì, pantaloni sì, ma il meglio di loro lo danno coi boyfriend. E La Gianni loves boyfriends che fanno tanto mollatemi che non c'avevo sbatti stamattina e invece col cazzo, ci ho messo tre ore davanti all'armadio e alla fine ho messo di nuovo i boyfriend jeans perché non ho culo e mia stanno da dio e me li posso permettere, ciao neh.
- Instagrammabilità. Ma solo se hai la pedicure fatta bene, tipo me con un discreto fucsia che col nero è la morte sua proprio.
- Resistenza agli elementi. Fondamentale ragazze che come me siete arrivate in ritardo, se ci va bene abbiamo al massimo quest'anno per metterle prima di relegarle al ruolo di scarpacce da imbiancatura - come se io imbiancassi, poi. Quindi è necessario che siano sfruttabili col sole e con la pioggia. Arsura e umidità. Mare e montagna. Terriccio e asfalto bollente. Mettiamole ovunque che la vita è breve ma, si sa, la moda ancora di più

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