Ripiene, al cartoccio, bollite, al gratin, in insalata o al vapore, i modi per utilizzare la patata in cucina sono infiniti. Scopriamo che la patata Agata cuoce a fuoco lento mentre la Charlotte è piccola, si fa in padella e la si deve far cucinare molto a lungo perché la resa sia delle migliori.
La Monalisa ha una forma irregolare (è grande e allungata) ed è particolarmente adatta per essere fritta. Molto ricca di amido addensante, accuratamente schiacciata e setacciata diventa un gustoso ed energetico purè. La Tonda di Napoli, come ci anticipa il nome, è arrotondata; appena colta è acquosa ma maturando si asciuga e la fanno tutti al forno.
Amandine è la patata tuttofare in grado di rispondere a qualsiasi esigenza mentre la Ratte, dalla caratteristica sembianza cornuta ci sorprende con un retrogusto di castagna e non si deve sbucciare ma solo spazzolare. Poi abbiamo la patata americana e quella dolce. C’è n’è davvero per tutti i gusti.
Un blog di educazione alimentare ci insegna che per un fritto doc non bisogna mai sceglierne una zuccherosa; il glucosio e il fruttosio con il calore la farebbero diventare nera. L’olio non deve essere portato a una temperatura troppo elevata, altrimenti la patata si brucia ed è preferibile sceglierne sempre una grande e gustosa, anziché tante e di minor pregio. Mai metterne in pentola troppe; potrebbero attaccarsi l’una con l’altra e noi rimarremmo a bocca asciutta. Un gioco di cucina nel web consiglia di divertirsi pelando patate il più velocemente possibile. Vince chi fa prima.
La Cheri ce la facciamo in insalata e Vitelotte è tutta viola. Fondamentale è scegliere la patata giusta per ogni occasione.
La Primura ha forma regolare e polpa compatta e si conserva molto bene mentre la Jaerla è necessario consumarla subito perché si altera con facilità. La novella litiga con gli gnocchi che vanno d’accordo con la patata farinosa mentre per la cottura nel forno a microonde sono necessarie le giuste dimensioni. Se le vogliamo lessare scegliamo accuratamente quelle a polpa soda.
Rosse, bianche, gialle, ce ne sono di tutti i colori ma per assicurarsi le varietà più diverse a poco serve fare riferimento alla tinta ma è necessario leggere attentamente le etichette. Sempre che siano riportate le istruzioni per l’uso. Volendo possono essere utilizzate tutte allo stesso modo ma i risultati non saranno garantiti. Scopriamo che le patate giovani sono ricche di acqua e vengono lessate o cucinate al forno mentre invecchiando si riempono di amidi e vanno a finire in purè o in gnocchi. Quando la patata inizia a germogliare bisogna fare attenzione ed evitarla poiché, pregna di una sostanza tossica, potrebbe essere indigesta.
Originaria del centro America e coltivata soprattutto in Perù e Cile, in Europa fu introdotta nella metà del 1500 dai conquistadores spagnoli. All’inizio non molto considerata, veniva utilizzata per il bestiame mentre in seguito servì a sfamare intere popolazioni grazie all’utilizzo ad ampio raggio. Di varietà di patate ce ne sono moltissime ed è necessario sceglierle con attenzione. Vanno conservate in un luogo fresco e asciutto e non è consigliabile tenerle in frigorifero. Di solito vengono servite calde.
Per apprezzarle è necessario conoscerle.
Roberta Paoletti @Fallo Sapere