
L'attesa raccoglie i pensieri
come un setaccio fa nel mare
trattiene quelli grandi e seri
quelli sottili lascia andare.
Ancora una volta il mio corpo
mi insegna la via della saggezza
il dolore è come un corvo
che mi grida dentro all'orecchia.
E mi sento sempre più lontano
dallo scoprire finalmente
il mio vero ruolo nel piano
con la cacciata d’ogni serpente.
Il mio corpo è martire saggio
e si deforma e si difetta
e si attorciglia come faggio
in questa foresta maledetta.
