C'è da dire inoltre che in Ucraina, soprattutto nella provincia, l'inglese non è molto comune, specialmente dalle signore alle biglietterie e agli sportelli informazioni delle stazioni, ma neanche totalmente sconosciuto come in Russia, e tra le persone in fila più di qualcuno che parla inglese e si offrirà spontaneamente di aiutarvi si trova sempre: in effetti gli ucraini sono un popolo molto gentile e affabile.
L' hotel
Dopo una notte comodamente passata in viaggio in una cabina di prima classe (era l'unico posto rimasto, che comunque per i nostri standard è sempre economico e consiste nel fatto che le brande sono solo due invece di quattro) alle 8 di mattina mi sono dunque ritrovato ad Odessa con un giorno di anticipo rispetto a quanto preventivato e quindi con un'intera giornata in più per scoprire la città e godere delle sue spiagge.
Tokyo Star Economy ha come punti di forza i prezzi estremamente bassi e la comoda posizione vicino alla stazione centrale, dal cui piazzale antistante partono tutti i mezzi per raggiungere comodamente sia il centro storico che le migliori spiagge, ma i servizi che offre sono molto spartani, tra cui il wifi solo nella zona vicino l'ingresso e la reception, e le camere singole senza finestre sono piccolissime e piuttosto squallide, anche se non sporche: forse era meglio pagare un po' di più per una camera con finestra o magari alloggiare in uno degli ostelli del centro, ma comunque se avete spirito di adattamento e cercate solo un posto dove dormire non in camerata pagando pochissimo può andare bene.
Anche se Odessa non conserva attrazioni di particolare interesse storico o artistico, tutto il centro cittadino è di aspetto veramente gradevole grazie alla rete ortogonale di bei viali alberati sui quali si affacciano una moltitudine di eleganti palazzi dalle bellissime facciate barocche, mentre la parte più centrale sfoggia una piacevole zona pedonale e una vivace vita serale e notturna.
La stazione ferroviaria, dalle forme neoclassiche e con una grande cupola, si trova circa 2 km a sud del centro storico, cui è collegata da un gran numero di minibus che percorrono Negli immediati pressi della stazione comunque ci sono alcuni punti di particolare interesse, come la chiesa ortodossa Vulitsa Pushinska e riscendono invece lungo Vulitsa Rishelevska. Almeno una volta tuttavia può essere una buona idea coprire la distanza a piedi ammirando così le belle architetture che si affacciano sulle suddette vie e sulle altre parallele Panteleimonivska, la piazza-parco Kulikovo Pole e il mercato Pryvoz, il più grande del centro urbano e uno dei più vari e colorati di tutta la nazione. Yekaterinynska e, soprattutto, Oleksandrivsky, che attraversa anche un piccolo parco e a un certo punto si allarga ospitando al suo centro dei giardini e una serie di bancarelle.
Il cuore di Odessa si sviluppa intorno a All'estremità occidentale della via, al centro di una vasta spianata alberata, si trova la Nel reticolo di strade subito a nord di In particolare però, alla fine di La vista dalla cima della scalinata monumentale è però piuttosto rovinata dal fatto che si apre sulle gru del porto industriale e sul molo del terminal passeggeri (dalla cui estremità si aprono però delle belle e ampie vedute su tutta la baia), mentre invece la vista dal basso è molto più scenografica poiché il declivo su cui sorge la scalinata è occupato da un parco alberato e dietro la statua di Da segnalare è infine il grande parco dedicato a
Vulitsa Derybasivska, ortogonale alle vie già citate e in massima parte pedonale, che è tutta un susseguirsi bancarelle, ambulanti, negozi di ogni tipo, ristoranti e locali vari ed è frequentatissima di sera anche dagli abitanti che qui amano passeggiare.
Cattedrale Preobrazhensky, la più importante della città, mentre poco prima sorgono lo storico Passazh Hotel, che nasconde un'elegantissima galleria commerciale barocca con numerose statue decorative, e i piacevolissimi giardini pubblici ottocenteschi, il parco più antico della città, con aiuole fiorite e una moltitudine di statue e monumenti (tra i quali una sedia dove la gente fa la fila per farcisi una foto da seduti). Derybasivska si concentrano tutte le principali attrazioni cittadine, dal palazzo della famiglia Tolstoj (detto anche "casa degli scienziati") allo splendido Teatro dell'opera e del Balletto, in stile barocco italiano, per finire con la sfilza di musei (quello navale e quello archeologico i più importanti) dietro ai quali sorge il sontuoso Municipio in stile neoclassico con la statua di Vulitsa Yekaterinynska sorge la bella piazza omonima con la statua di Caterina la Grande al centro e un contorno di palazzi storici, dietro alla quale comincia una seconda zona pedonale. Prymorsky Bulvar infatti è un'altro dei posti preferiti dalla cittadinanza per passeggiare all'ombra degli alberi godendosi (si fa per dire) la vista sul porto, e vi si possono osservare anche alcuni resti archeologici e i colonnati di Richelieu c'è una bella esedra con palazzi storici. Palazzo Vorontsov. Al centro del Taras Shevchenko, a est del centro, il vero polmone verde della città, nel quale oltre ai numerosi sentieri in mezzo al bosco ci sono molte infrastrutture ricreative e sportive, tra le quali lo stadio, nonché l'Oceanario. Bulvar, dopo la statua del conte Richelieu, sorge però anche l'attrazione più famosa della città: la Scalinata Potemkin, resa celebre dall'immortale film del maestro Ejzenstejn (e in Italia in egual misura, se non di più, da Fantozzi). Pushkin davanti.
Il centro storico si affaccia sul porto, ma seguendo la costa in direzione sud-est, una volta superato il parco
Come detto, nonostante l'aspetto molto piacevole e la profusione di bei palazzi dalle eleganti facciate, Odessa non ha moltissimo da offrire dal punto di vista artistico e culturale e può essere comodamente visitata in una giornata intera, tuttavia un aspetto da non sottovalutare nel decidere di fermarsi qualche giorno in più è quello rappresentato dalle sue spiagge.
Shevchenko, vi sono numerosi punti dove scendere a mare e godersi una giornata balneare.
La spiaggia più famosa è Arkadia, situata circa 5 km a sud della stazione ferroviaria e comodamente raggiungibile in tram da quest'ultima. La località è di stampo molto turistico e commerciale, con tanti alberghi e un largo viale pedonale pieno di negozi e ristoranti appartenenti alle varie catene che dal capolinea dei tram porta fino a ridosso del mare. La strada pedonale che corre parallelamente alla costa invece è punteggiata di ristorantini, tavole calde, chioschi che servono cocktail, bar, discoteche, locali notturni e di ingressi agli stabilimenti (che in alcuni casi sono dei veri club di lusso con piscina, lounge bar e ristorante). Non c'è una singola lunga spiaggia, ma tante spiaggette intervallate da moli, rocce e costruzioni varie; nella parte più centrale le zone di libero accesso sono poche, ma basta camminare per qualche minuto (io sono andato in direzione nord, ma credo che nell'altra direzione sia più o meno uguale) per trovare delle spiaggette libere dove passare piacevolmente qualche ora. L'acqua è abbastanza pulita e gradevole, ma vi sono moltissime alghe.
Un'altra spiaggia da segnalare è Otrada, che si trova un paio di chilometri a est della stazione centrale ed è servita dallo stesso tram che va ad Arkadia. Questa è di tipo più "popolare", e sul viale pedonale lungomare c'è solo qualche chiosco che vende snack, panini e bibite, tuttavia alle spalle della spiaggia c'è un bellissimo bosco che si arrampica sulla collina, e infatti dalla fermata del tram si può scendere a mare o tramite una passeggiata tra gli alberi o grazie a una vecchia seggiovia dalla quale il panorama è quantomeno affascinante. L'acqua a Otrada è però meno pulita che ad Arkadia e il problema delle alghe decisamente più consistente.
Come per le altre città dell'Ucraina, ad Odessa si può usufruire di una cucina varia e gustosa. Per quello che riguarda il pranzo una buona soluzione se siete al mare sono i tanti ristorantini sul lungomare di Arkadia, mentre se siete in centro potrete usufruire dell'ottima qualità e dei prezzi ridicoli dei self-service: c'è un Per quello che riguarda la cena invece, sono provare gli ottimi ristoranti sempre nei dintorni di La vita notturna più sfrenata in estate si svolge chiaramente ad Arkadia, ma anche tutta la zona pedonale intorno a
Puzata Khata anche qui, all'ultimo piano del centro commerciale che si affaccia proprio sulla zona pedonale di Derybasivska; ma è da segnalarne anche un altro ottimo al piano sotterraneo del centro commerciale Derybasivska: io ho provato con soddisfazione il ristorante Kumanets, dove la cucina, gli interni e la divisa dei camerieri sono tutti in stile tradizionale; e la Derybasivska è molto vivace, con i molti turisti, principalmente ucraini ma gli stranieri comunque non mancano, e gli abitanti a spasso o nei locali fino a tardi. Anche Odessa si è rivelata una città sicura, dove non ho avuto mai nessun sentore di essere minimamente in pericolo, tuttavia qui più che altrove è bene, data l'alta componente di abitanti di etnia russa, fare attenzione ad evitare eventuali manifestazioni o assembramenti. Steak House accanto al Cafè Kompot (che dovrebbero avere gli stessi proprietari, ma il secondo era tutto pieno) i cui prezzi sono leggermente più alti ma la carne era ottima e ho potuto anche assaggiare un bicchiere di buon vino bianco della zona. Da segnalare, sempre nell'area pedonale, una zona con dei chioschi-casette di legno dove consumare piatti take away (spiedini alla brace e hamburger, ma anche cose più sfiziose) o seduti ai tavolinetti all'aperto o anche bere un cocktail. Galereya Afina, in piazza Hretska, alla fine di Prospekt Oleksandrivsky, dove questa confluisce nella zona pedonale.
Anche se le attrazioni cittadine si esauriscono abbastanza in fretta dunque, una sosta di alcuni giorni in più a Odessa può risultare comunque molto piacevole per fare un po' di vita da spiaggia; un ulteriore incentivo poi possono essere alcuni interessanti siti nei dintorni della città tra i quali: il Mercato del Settimo Chilometro, una sconfinata fiera di container dove sembra si possa trovare veramente, ma veramente, di tutto; la riserva naturale della foce del fiume Dnestr, che è un parco nazionale dalla grande varietà di flora e avifauna; e infine, un po' più lontano, la cittadina di Vilkovo, dove non vi sono auto ma solo barche che solcano la sua rete di canali (anche in questo caso i paragoni con Venezia si sono sprecati) immersa nell'imperdibile riserva naturale del delta del Danubio, che però avevo già in programma di visitare nei giorni successivi nella parte rumena.