Snobbando le linee guida della psicologia preconfezionata, Rodrigues rende Odete una donna credibilmente in balia della propria follia, e se inizialmente la fuoriuscita del compagno poteva legittimare la costruzione immaginaria di un rapporto con Pedro in modo da modificare la realtà secondo il proprio intimo volere, con la progressiva intromissione nella vita del ragazzo defunto (Odete che va a dormire nella stessa camera) questa chiave di lettura viene sbriciolata dal processo di autodisidentificazione che si trasforma in riconfigurazione di sé, in modo molto anarchico, svincolato dai meccanismi narrativi, e ipoteticamente legato ad un filo sentimentale reciso e subitaneamente riallacciato con un nuovo partner (Rui), il quale a sua volta mosso dal devastante dolore della perdita tenta di mitigare l’amore svanito con insoddisfacenti incontri effimeri, per poi venire risucchiato anche lui nel vortice irrazionale della spersonificazione, puzzle identitario non ricomponibile divorato dai suoi istinti: la donna diventa uomo, l’uomo diventa donna, e intanto l(‘)a mor(t)e, immobile, osserva.
Snobbando le linee guida della psicologia preconfezionata, Rodrigues rende Odete una donna credibilmente in balia della propria follia, e se inizialmente la fuoriuscita del compagno poteva legittimare la costruzione immaginaria di un rapporto con Pedro in modo da modificare la realtà secondo il proprio intimo volere, con la progressiva intromissione nella vita del ragazzo defunto (Odete che va a dormire nella stessa camera) questa chiave di lettura viene sbriciolata dal processo di autodisidentificazione che si trasforma in riconfigurazione di sé, in modo molto anarchico, svincolato dai meccanismi narrativi, e ipoteticamente legato ad un filo sentimentale reciso e subitaneamente riallacciato con un nuovo partner (Rui), il quale a sua volta mosso dal devastante dolore della perdita tenta di mitigare l’amore svanito con insoddisfacenti incontri effimeri, per poi venire risucchiato anche lui nel vortice irrazionale della spersonificazione, puzzle identitario non ricomponibile divorato dai suoi istinti: la donna diventa uomo, l’uomo diventa donna, e intanto l(‘)a mor(t)e, immobile, osserva.