Un sacerdote cosentino ha deciso di far suonare le campane della sua chiesa a morto per ogni bambino abortito nell’ospedale locale. Cristo ha comandato agli apostoli di gridare i suoi insegnamenti dai tetti, se ogni parroco cattolico adottasse questa misura di testimonianza della verità, che è in questo caso la verità di un uomo assassinato, l’Europa intera risuonerebbe a intervalli brevissimi e regolari del funebre scampanio che chiama in giudizio il nostro peccato. Il senso del peccato muore perchè nessuno ricorda agli uomini cosa è peccato, per il moderno uomo irreligioso ogni atto nefando è alfine innocente, i preti stessi si ripiegano sulla pastorale dei comportamenti e rinunciano ad ammaestrare le nazioni e ad insegnare loro l’osservazione di quanto comandato dal Maestro, contravvenendo così esplicitamente alla loro missione (cfr. Mt 28, 19-20). Le campane delle nostre chiese sono le stesse che hanno salvato ogni Faust e ogni Innominato dalla notte oscura della loro disperazione, chissà che in qualche angolo ignoto della terra possano anche far tramontare in qualcuno il sole freddo della superbia e indurgli il rossore vespertino del pentimento.