Odio l'attualità

Odio l’attualità, vedere il proprio tempo tutto appiattito al tempo presente. Odio chi vive soltanto nel proprio presente credendo che tutto il mondo finisca nel punto in cui la sua vita si focalizza e si stampa come un romanzo. Odio vedere affogare nella melma quotidiana quanto di perituro v’è in esso, vedere livellato ogni sfumatura, ogni differenza, come se tutto fosse identico. Odio chi sa mettere davanti alle parole sempre e solo gli squallidi fatti, come se nella vita le parole e i gesti non contassero, ignorando che essi sono l’humus in cui i fatti si formano, s’intrecciano, prendono corpo e consistenza. Odio chi sa snocciolare soltanto cifre e dati e non sa vedere i drammi che essi racchiudono, o chi sa snocciolare cifre e dati per nascondere i veri drammi. Odio chi snocciola soltanto cifre e dati per distrarre o confondere. Odio chi usa quotidianamente le tragedie umane per i propri fini, per fare “ascolti”, carriera, per aumentare consensi. Odio chi calpesta l’altrui dignità cinicamente, chi strumentalizza il dolore per farsi pubblicità, o peggio. Odio tutto questo, perciò preferisco tenermi a distanza dall’attualità, dalle mode, dal conformismo cinico e banale, vivere in un tempo inattuale, dove le mode le tendenze i trend non contano, dove le classifiche dei libri più venduti, dei programmi più visti, delle canzoni più ascoltate perdono di senso. Il mio tempo inattuale è sempre attuale, perché vivo nell’attimo eterno dell’essere, nel’l’attimo infinito del mondo che da sempre e per sempre fa sentire forte la sua voce. Perciò amo leggere e studiare, capire e comprendere, ascoltare e parlare, perché solo così mi sento parte del mondo e della sua eterna bellezza!