Voglio dire, chiude per l’estate.
Scherzetto.
Ma facciamo un passo indietro.
Ci sono due motivi per cui scrivo questo blog.
Il primo: farlo mi permette di sistematizzare la vita che nell’ultimo anno e mezzo ha preso dei binari del tutto nuovi e imprevisti.
Il secondo: odio scegliere.
E so quanto è difficile farlo.
Allora cerco di condividere la mia esperienza.
Perché se ti troverai in situazioni simili potresti dare una sbirciata a uno dei mondi possibili.
Uno degli infiniti mondi possibili.
Ma torniamo al fatto che questo blog chiude.
Ho bisogno di una pausa estiva.
Per questo nell’attesa ti do un giocattolino.
Ho pubblicato un e-book dove puoi scaricarti i migliori post degli ultimi mesi e l’ho intitolato “Il viaggio dell’eroe precario“.
E pensa che bello, se sei un lettore assiduo non ci troverai nulla di nuovo, se non la prefazione.
Ma se è davvero da un anno che mi segui ti chiedo allora qualcos’altro da fare: aiutami a condividerlo su Facebook e Twitter.
E come ciliegina magari pure un commento qui sotto.
Pensa quante cose simpatiche avrai da fare quest’estate.
Io prometto che leggerò i commenti nei prossimi due mesi, cercando di farmi venire in mente la direzione che devono prendere i miei post.
La prossima volta che leggerai questo blog spero tu sia su un’isola davanti al mare, da bravo location independent.
Computer acceso, però.