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Odissee aeroportuali. Due anni dopo.

Creato il 17 dicembre 2010 da Missbailing

 

Odissee aeroportuali. Due anni dopo.
A tutte le blog-Amiche che aspettavano impazienti foto e notizie da Parigi devo purtroppo comunicare che questa qui sopra è l’unica foto della mia escapade parigina (tra l’altro non a fuoco e scattata con il cellulare perché tirare fuori la reflex per immortalare l’aeroporto chiuso mi metteva il magone).

Vi ricordate l’odissea aeroportuale di due anni fa con protagonista Charles de Gaulle e la neve? Fino a ieri credevo che fosse stata la peggiore disavventura della mia carriera di viaggiatrice. Appunto, fino a ieri.

Vi faccio solo un breve riassunto di tutto quello che abbiamo passato io e il mio amico Stefano tra mercoledì pomeriggio e ieri notte, senza scendere più di tanto nei dettagli tragi-comici di tutta la vicenda, perché dovrei scrivere il post più lungo della storia e rischierei di diventare noiosa.

Dovevamo partire mercoledì sera con il volo Ancona-Monaco delle ore 18.40, abbiamo fatto regolare check-in ma alle ore 18.00 il nostro volo è stato cancellato e l’aeroporto chiuso. Abbiamo saggiamente rifiutato il volo delle ore 06.40 del mattino successivo e ci siamo fatti prenotare il volo delle 13.00.

Ieri mattina alle 11.00 siamo arrivati in aeroporto solo per scoprire che tutti i voli erano stati cancellati. Dopo varie consultazioni con il personale aeroportuale abbiamo deciso di farci mettere sul volo Bologna-Francoforte delle 19.50 e sul successivo Francoforte-Parigi delle 21.35, accettando di recarci a Bologna a SPESE NOSTRE visto che Lufthansa non prevedeva alcun servizio di trasporto.

Questa decisione ha causato un’odissea tragicomica che a ripensarci non so se ridere o piangere: abbiamo chiamato un taxi e speso 40 euro per arrivare alla Stazione di Ancona, siamo saliti su un Frecciabianca con i riscaldamenti rotti rischiando di beccarci una bronco-polmonite, siamo arrivati alle ore 16.00 a Bologna, abbiamo trascorso 25 minuti in uno scomodissimo aerobus per arrivare all’aeroporto Marconi, abbiamo fatto check in, abbiamo passato i controlli di sicurezza (allucinante: facendo il check in elettronico NESSUNO controlla i documenti dei passeggeri che volano in Europa!), siamo arrivati al gate, abbiamo aspettato per 45 minuti…

E alle ore 18.58 ci hanno comunicato che il volo era stato cancellato a causa di una tempesta di neve su Francoforte!

Siamo usciti dall’aeroporto, siamo saliti di nuovo sull’aerobus, siamo arrivati in stazione 5 minuti prima della partenza del nostro Frecciabianca, abbiamo tentato inutilmente di comprare due biglietti ai terminali (tutti bloccati), siamo saliti a bordo da clandestini, ci siamo fatti comprare i biglietti online dal Signor G., abbiamo fatto tutto il viaggio senza che nessun controllore si degnasse di venirci a chiedere i biglietti, abbiamo ricevuto un sms da Lufthansa che ci informava che anche il volo Francoforte-Parigi era stato cancellato, la cosa non ci ha consolati per niente, abbiamo fatto delle oziose riflessioni su come il popolo italiano sia ormai così avvezzo alla sconfitta da non prendersela più per nessun inconveniente che gli cade tra capo e collo, siamo arrivati ad Ancona con una mezz’ora di ritardo, siamo saliti su un nuovo taxi (altri 40 euro), siamo arrivati all’aeroporto di Ancona e…

Abbiamo scoperto che lo scalo era stato miracolosamente riaperto e che il volo Ancona-Monaco delle 18.40, a dispetto di tutte le previsioni nerissime del mattino, era partito con due ore e un minuto di ritardo… ovviamente senza di noi!

Io sono molto fatalista e superstiziosa e quindi, visto il numero enorme di disgraziate coincidenze che ci hanno impedito di raggiungere Parigi, mi sono convinta che doveva trattarsi di un segno del destino e che alla fine è stato meglio così.

Però, se dovessi fare un ragionamento razionale, direi che sono scandalizzata dal fatto che un aeroporto internazionale (anche se molto piccolo) sia così disorganizzato da non riuscire a far fronte ad una ridicola nevicata; che sono scandalizzata dal fatto che un Frecciabianca viaggi senza riscaldamento; che sono scandalizzata e profondamente delusa dal fatto che Lufthansa (la mia compagnia aerea del cuore, quella di cui raccolgo religiosamente le miglia premio da anni, quella con cui mi sono sempre sentita “dentro una botte di ferro”!) non sia poi tanto diversa  dalla vituperata Alitalia che ci ha abbandonati a Charles de Gaulle due anni fa: ok, ci hanno ricollocato su altri due voli… ma una buona compagnia aerea non dovrebbe limitarsi a questo.

 


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