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Odisseo senza fortuna. Poesie d’amore di RomanticaVany e Iannozzi Giuseppe

Creato il 18 novembre 2011 da Iannozzigiuseppe @iannozzi

Odisseo senza fortuna

Poesie d’amore di RomanticaVany e Iannozzi Giuseppe

biogiannozzi [& RomanticaVany]

RomanticaVany

Odisseo

Se ti ho detto bella bella
facendo di te una stella,
mai fu abbastanza;
ancor rimango senza
un bacio, più ingenuo
d’un soldino di cacio
a la prima esperienza.

Un solo calcio in culo
per ridurre in frantumi
tutti i sogni miei; traumi
senz’impegno per te
che trovi in me
il vecchio, il brutto bavoso,
grande in saggezza, sì,
ma pur sempre un bruto
che vergogna non lo frena
dallo star dietro
a una bella ragazzina.
Tacendo guardando
a l’esempio d’Odisseo
mi son portato avanti
pugnando contro Polifemo
e gran numero di lamie,
sempre le ferite ignorando;
et anco a fondo
i mari ho ben sondato
pei gioielli più belli;
non è però servito.
Qui resto guatando
il mare sconfinato
che il rosso orizzonte
bacia; così impotente
et invidioso or sono.

Odisseo senza fortuna. Poesie d’amore di RomanticaVany e Iannozzi Giuseppe

Luna rossa

di RomanticaVany e Iannozzi Giuseppe

Ingovernabile emotività
a occhio nudo visibile:
su le guance
presto diffuso rossore
per ritmato batticuore,
e labbra di ciliegie
che balbettano “ti amo,
non t’amo!”.

Non io, le parole
bugie, solo questo
raccontano; non sanno però
portarsi su le ali del vento.

Tu, scrivano dappoco,
che la penna in mano
t’illude grande,
milioni di banali rime
hai scritto di petto
sempre battendo
su amore e cuore.
Con aggressività
rubato hai
il muto mio candore
perché fosse tuo e soltanto tuo
su un vergine folle foglio di carta.
Su i fuochi da te accesi
di punto in bianco così,
senza ragione,
le mie secchiate d’acqua;
e poi nel profondo
un senso di pentimento quasi.

Più di noi costanti
i nostri litigi mordono
la coda del vento
tra i suoi aliti
cercando rifugio.

Mille pagine
di vivi versi colme
son ora illuminate
da una rossa Luna
alle mie spalle;
e il cielo lassù
- che Dio solo lo sa -
forse non ne può più,
e son fulmini e saette
nel ‘blu dipinto di blu’.

Fuggire in Giappone

di RomanticaVany e Iannozzi Giuseppe

Fortuna cerca sole
e ancora sole.

A gruppi
basse si librano
sul campanile
le rondini gentili
disegnando
sul foglio del cielo
un cuore.
Quanto vorrei
che fosse il mio
quel disegno
nell’azzurro lassù.

Oh, poter fuggire
in Giappone,
stoppare la televisione,
cercar riparo
in un tempio buddista
tra i ciliegi in fiore
e dimenticare
la brutal situazione
di questo nostro stivale
che più nulla vale.

Volar lontano
e nuovi orizzonti
carezzare
come fan le rondini
al cambio di stagione.
Nella brezza della sera
illuminano il giardino
le lampade,
ma più non ci sono
le cicale,
sol più un tramonto d’autunno
sposato ai visi degl’innamorati.
E ancor dorme la Luna
nello spazio lassù
appesa,
mentr’io fremente l’aspetto
in una pozzanghera di lacrime
nel suo profondo cercando
il disegno del viso mio;
e immagino il sereno pianto
d’un grand’uomo – certo che sì -,
bastardo abbastanza però:
così lui è.

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