odore di pioggia e di avventura

Creato il 04 settembre 2011 da Ale206 @schiticchio
Milano. Settembre è appena iniziato ed ecco già il primo weekend di cielo grigio e pioggerellina sottile, di quella che ti da solo fastidio e che ti fa pensare che sarebbe meglio che piovesse tanto, per qualche ora magari, ma che almeno ti porterebbe a rivedere presto il sole. Dimenticheresti così il senso di malinconia che ti fa venire una giornata simile. Devo ammettere che la nuova posizione del divano scelta da mio fratello, in cucina invece che nella stanza da letto, risulta parecchio comoda. Disteso qui puoi anche vedere la televisione invece di stare seduto sulla sedia con la testa perennemente alzata. E in stanza era diventato solo un posto in più dove gettare i vestiti appena tolti dopo qualche serata devastante alle colonne. O semplicemente dopo le 8 ore di lavoro e le 2 di studio in biblioteca.  Il prossimo venerdì ho l'esame di Comunicazioni Elettriche. Ultimo esame. Voglia di studiare come sempre prossima allo zero. Non so perché, sarà il silenzio, l'ambiente, le belle ragazze, i libri che ti stanno attorno e la "non presenza" di un computer, sebbene ci sia sempre il mio Iphone connesso a internet, ma la biblioteca è l'unico posto in cui riesco a studiare veramente. Tre ore passate seduto a quel tavolo corrispondono ad almeno 6 o 7 ore passate sugli stessi fogli pieni di formule incomprensibili e inutili che sono costretto ad imparare a memoria. Per poi dimenticare tutto il giorno dopo che avrò superato l'esame. Memoria sprecata. Penso sempre che materie del genere non dovessero esistere, soprattutto se sei consapevole che non ti serviranno mai nella vita, e che se anche ti servissero in futuro, potrai sempre ritrovarle su internet, o semplicemente comprando un libro. Come se dovessi imparare a memoria tutte le ricette della cucina indiana, non sapendo cosa sono gli ingredienti, scritti in Hindi, e soprattutto odiando la cucina indiana, che molto probabilmente potrai assaggiare solamente recandoti lì. Nell'aria, almeno nella mia, c'è sempre più l'odore di una nuova avventura. La mia laurea potrebbe arrivare a marzo e coincidere con il mio compleanno. E la laurea significherebbe avere il via libera ad un viaggio lontano dall'Europa, in qualche posto imprecisato lontano dalla civiltà come la concepiamo noi, magari raggiungendo Danila in qualche parte nel mondo, verso Est. Le email che ricevo da lei mi stanno facendo tornare quella voglia di avventura e di vita che avevo praticamente nascosto tempo fa, da quando decisi che la laurea doveva avere la priorità su tutto, vita sociale, birra, donne, sport. A dir la verità, per fortuna non ci sono riuscito del tutto, tant' è che sono ancora qui a scrivere e ad avere il pensiero alle 20 dimostrazioni che devo imparare a memoria entro oggi.  I posti e la gente che descrive mi fanno riflettere. Viviamo la nostra vita pensando solamente al modo di guadagnare qualcosa per sopravvivere, per comprare una casa da migliaia di euro. E non ci rendiamo più conto di quello che ci circonda e delle persone che abbiamo accanto. E invece a volte vorrei vivere la vita più serenamente, senza troppi pensieri. Scambiando le mie conoscenze con quelle di un'altra persona.  Le foto di quei posti sono fantastiche. Diverse da quelle fotografie che scattate in Europa hanno tutte uno stesso particolare Occidentale. E la mia macchina fotografica è conservata nell'armadio da troppo tempo, probabilmente con le batterie scariche e con i vari filtri disordinati e sparsi nei cassetti. Pronta a scattare per nuovi ricordi e magari una nuova mostra fotografica.  Chissà quanto resisterei senza le nostre comodità giornaliere. E se il mio stomaco reggerebbe alla differenza: in Indonesia ce l'ha fatta, non in Marocco. Credo sia meglio che torni ai miei studi. Ad un pranzo con mio fratello, ad un'ora di piscina con Luca e a qualche capitolo del libro che sto leggendo per ora prima di addormentarmi, Acciaio di Silvia Avallone. Mi permetto di utilizzare una foto che mi ha mandato Danila come immagine di questo post. Un meraviglioso luogo in Bangladesh dove la natura vive libera e incontaminata.

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