Negli incroci delle cittá del Sudest asiatico, oltre che nei mercati, si notano bancarelle che vendono esclusivamente un frutto che pare a una bomba a mano di grandi dimensioni. É il durian, noto nel mondo non per il patrimonio in termini di vitamine e sali minerali, ma per il puzzo pestilenziale che emana (specie una volta aperto, ma anche quando é chiuso). Un odore di qualcosa putrescente, e in stato di decomposizione.
Divieto d’accesso per il durian
Se gli asiatici ne vanno pazzi, come anche qualche straniero lungo-soggiornante, gli stranieri vengono mandati ko da una puzza che si sente anche a decine di metri di distanza, e é capace di impregnare per diverso tempo gli ambienti chiusi ove si é diffusa. Perció, come attestano frequenti cartelli che campeggiano nelle varie cittá asiatiche, é spesso bandito da hotel, cinema, e dai piú vari mezzi di trasporto. Un’ottima descrizione di questa pestilenza é ben descritta da un post del blog “Bizarro bazaar”, di cui riportiamo un brano.
«Alla maggioranza delle persone ricorda l’odore dolciastro e nauseabondo della putrefazione della carne. C’è chi l’ha paragonato agli effluvi fognari, alle acque di scolo, alla trementina, alle cipolle marce, al vomito, al pungente lezzo di sudore, allo sterco di animale. Quello che è certo è che è decisamente spiacevole, anche quando il frutto è ancora chiuso, e per alcuni sarebbe il più terrificante odore al mondo». (Continua)
(Francesco Giappichini)