“Un giorno speciale perché all’insegna dello sport e dell’amicizia abbiamo abbattuto ogni distanza. La fiaccola rappresenta un po’ il simbolo della speranza che unisce tutte le comunità della Valle dell’Ofanto ed è anche un impegno di solidarietà tra di noi per abbattere le logiche di campanilismo e sentirci tutti più vicini. In questa domenica abbiamo ricordato in modo speciale tutti i giovani che sull’Ofantina hanno perso la vita, consapevoli che li dove c’è l’ amore, la passione e la speranza anche la morte non può separarci e le distanze si abbattono. E proprio oggi la presenza di tante associazioni e di tanti atleti è per noi segno di speranza.” E’ con queste parole colme di amore che il parroco di Andretta, Don Giuseppe Cestone, ha concluso la celebrazione della solenne messa che ieri mattina, nella Chiesa Madre del comune di Calitri, ha visto riuniti autorità locali e atleti, tutti pronti ad accogliere il messaggio di unione, sport e divertimento che è alla base delle Ofantiadi. “Il fuoco è un simbolo molto antico – ha proseguito Don Giuseppe – rappresenta il luogo dove gli uomini vincevano la paura della notte, per cui questo fuoco che accendiamo e che alimenterà la torcia olimpica sarà per noi un impegno di comunione e condivisione gli uni per gli atri.” L’accensione della fiamma olimpica in un braciere benedetto posto sul sagrato della Chiesa e la benedizione degli atleti da parte dei parroci di Calitri e Andretta, Don Pasquale Riccio e Don Giuseppe Cestone, hanno dato il via alla lunga maratona dei tedofori che, nel corso della giornata, hanno attraversato paesi dell’Irpinia che hanno aderito alla manifestazione. Un lungo corteo di jeep, auto e moto hanno accompagnato la fiaccola e un alternarsi di colori e musica hanno fanno da sfondo alla giornata. Una jeep verde, una bianca e una rossa hanno fatto da capofila al corteo che, partendo da Calitri, ha fatto la sua prima tappa nel comune di Aquilonia dove è stato accolto dalla popolazione e dalle autorità locali. Le successive tappe hanno visto i comuni di Bisaccia, Guardia dei Lombardi, Sant’Angelo, Torella, Morra de Sanctis e Andretta, al centro di una manifestazione che ha coinvolto atleti di ogni età. Pronti ad accogliere il corteo olimpico, in ogni comunità, la presenza di un tedoforo che con la fiaccola olimpica in mano ha percorso il centro del paese, portando simbolicamente con sé il messaggio di unione e forza proprio della fiamma benedetta. Ad accompagnare la fiaccola nel suo lungo viaggio tra le comunità irpine, lo staff Ofantiadi e le associazioni “Vespa Club”, “Calitri Off Road fuoristrada” e il “Motoclub Alta Irpinia” di Calitri. In serata il corteo ha raggiunto il comune di Conza della Campania, dove un silenzio assordante ha fatto da cornice alla marcia della fiaccola verso il centro del paese, innanzi la Chiesa Madre, dove, nel corso della funzione religiosa, il pensiero principale è stato rivolto agli “angeli dell’Ofantina” che prematuramente hanno perso la vita. Delle targhe commemorative sono state donate dall’assessore di Pescopagano, Francesco Gonnella, alle famiglie de giovani scomparsi. Il viaggio olimpico riprenderà venerdi 26 per attraversare i paesi della Valle del Sele e poi quelli del Marmo platano-melandro per poi giungere nelle comunità del vulture melfese, concludendosi domenica 28 luglio. Con la speranza che tutti i ragazzi possano disporre con saggezza del proprio tempo libero, le Ofantiadi hanno preso il via in attesa della cerimonia ufficiale di apertura fissata per il 4 agosto a Pescopagano.
Giulia Graziano, addetto stampa Ofantiadi
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