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Off limits propaganda: dalla Bielorussia a Stalingrado.

Creato il 21 maggio 2011 da Kris @zinfok
Off limits propaganda: dalla Bielorussia a Stalingrado. Off limits propaganda: dalla Bielorussia a Stalingrado.
  VS
Questa propaganda elettorale per le elezioni comunali non ha mai avuto tinte civili e sappiamo tutti bene il perché. Ma per il ballottagio sembrano spuntare nuovi mostri dal passato:
  • Metafora n.1: Il fronte è diviso tra due schieramente che adottano diverse tecniche di guerra: il primo schieramento potrebbe essere giudicato colpevole di crimini di guerra; il secondo schieramento si difende come meglio può, seguendo le "giuste" regole della guerra.
  • Off limits propaganda: dalla Bielorussia a Stalingrado.Metafora n.2: sembra che uno degli schieramenti non riesca a staccarsi dalla "mammella" della "madre" e chieda a lei di intervenire al loro posto a fare una propaganda senza freni, attaccando indistintamente tutto e tutti. Non sapevo che l'infamia fosse tra le giuste vie della propaganda democratica. Sappiamo bene che una madre difende i suoi bambini dai mostri (comunisti e zingari) a prescindere. Combatte con forza e lo urla ai quattro venti televisivi (dove può lei va) che non permetterà mai che i suoi figli vengano in qualche modo sconfitti da questi spettri.L'altro schieramento rimane a bocca aperta, pensado che il loro paese non sia l'Italia ma la Bielorussia e che la madre assomigli a Lukashenko.
  • Metafora n.3: Milano non sarà più Milano, perchè i mostri rossi la trasformeranno in una nuova Stalingrando (e pensare che l'attuale Volgograd, vecchia Stalingrado, è gemellata con Torino...mi sa che la similitudine è già stata presa da qualcun'altro) riducendola in pochi anni ad un cumulo di polvere.
Insomma, tra Mesnek (antico nome di Minsk, capitale della Bielorussia) e Stalingrado sembra essersi acceso un duro scontro. Peccato che la questione dovrebbe risolversi in Italia.

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