Offensive e fuori luogo, ha detto il piduidta in merito ai commenti in Europa sul suo ritorno. E non ha sentito i miei di commenti, che non sono un leader europeo ma una vittima della sua megalomania che troppi italiani hanno alimentato.

Creato il 11 dicembre 2012 da Slasch16

La Boccassini ieri, alla notizia che Ruby non si trova, ha detto che è una strategia del piduista per allungare il processo ed arrivare alle elezioni per godere del legittimo impedimento.
Una, autorevole, conferma di quello che avevo scritto io alla notizia della sua ridiscesa in campo: lo fa per fuggire ancora una volta dalla giustizia, nel processo Ruby hanno tante di quella carne al fuoco che ci potrebbe mangiare mezza Milano.
Mavalà ha fatto l’offeso, si è risentito, confermando che quando credi di avere toccato il fondo della decenza con Sallusti c’è sempre qualcuno che lo supera.
Guarda caso sono tutti a servizio, permanente, del piduista tessera N° 1816 che condiziona il Paese e l’ha portato allo sfascio per fare esclusivamente i suoi interessi.
Da tempo questa situazione non è più sopportabile i leghisti, che si sono venduti anche il culo, se avessero un minimo di dignità dovrebbero rifiutare le solite offerte di alleanza e gli elettori che l’hanno sostenuto per un ventennio dovrebbero vomitare davanti allo specchio ed accendere il cervello.
Associazioni a delinquere, mafie varie, evasori e puttane esclusi, ovviamente. E’ l’humus dove lui e cresciuto ed ha prosperato. Su questi non c’è speranza di pentimento nonostante l’invito del Card. Sepe, anche i banditi fannno l’albero di Natale ed i regali ai nipotini. Di solito una pistola giocattolo, P38 o una Beretta, che spara pallini di gomma o il gioco dell’orrido con le foto di papà.
Mavalà, per i suoi figli o nipoti, fa invece il presepe ma senza Gesù bambino per legittimo impedimento.
Appena venuto al mondo è andato subito nel tempio per scacciare i mercanti, non ha potuto scacciare Sallusti perchè è ai domiciliari.
Ancora una volta la fogna italiana da il meglio di se ed il tanfo supera i confini delle Alpi, non so come abbia fatto Emilio ad accorgersi che Ruby puzza in un ambiente, alludo alle ville del piduista,  dove il più pulito ha la rogna.
Dice il piduista, pedofilo, corruttore, evasore e bugiardo:
“Le reazioni eccitate e fuor di luogo di alcuni politici europei e di alcuni quotidiani stranieri alla notizia di un mio impegno rinnovato nella politica italiana risultano offensive non tanto nei miei confronti personali quanto per la liberta di scelta degli italiani”
Nei suoi confronti personali è difficile che risultino offensive, ha fatto molto di peggio lui personalmente con la sua storia e con il suo modo di agire da autentico delinquente abituale basti pensare a come ha acquisto la villa di Arcore in combutta con Previti che era il tutore della proprietaria cha ha, metaforicamente, pugnalato alle spalle.
Ne ero a conoscenza sin dagli anni 80, questo articolo del 2006 ne ricostruisce la storia:

Così ha comprato la villa di Arcore

Sarà la decima volta che lo pubblico, con poca fortuna.
Resto convinto che il problema non è lui ma quella parte di italiani rincoglioniti dalla televisione, tutta senza nessuna distinzione, anche se penso che dopo un ventennio se qualcuno ancora non ha capito è un caso disperato al quale dovrebbe provvedere qualcuno della famiglia portandolo all’Asl per un controllo psicologico.
Dare la possibilità di voto, in nome della democrazia, a chi è incapace di intenderee di volere non è un segno di civiltà ma di offesa a chi è, gravemente, ammalato.
Spero, conto, che le prossime elezioni diano il colpo definitivo alla banda della P2 che è sulla scena da almeno un trentennio, prima agiva di nascosto e dietro le quinte, che si chiuda il conto sia con la tessera 1816 che la 2232 una volta per tutte.
Per adesso chiunque sarà della partita per farlo fuori, politicamente, è il benvenuto. Una volta ristabilita la democrazia ci si potrà confrontare con i progetti, gli ideali, le proposte e vinca il migliore, quello che prenderà più voti.
Sia chiaro però che per cancellarlo definitivamente dalla vita pubblica e politica si dovrà contare su una larga intesa tra tutti gli oppositori del regime piduista sulla falsariga di quello che è avvenuto con la gloriosa Resistenza.
Non servirà nemmeno un nuovo Piazzale Loreto, la democrazia ci ha insegnato e fornito gli strumenti per fare giustizia senza una pistola o un cappio al collo.
Ci penserà a livella a far inaugurare il mausoleo del megalomane, purtroppo l’operazione ritarda ed ha fatto in tempo a distruggere, con la complicità della maggioranza degli italiani il nostro Paese.
Dobbiamo avere un sussulto di dignità, superare le divisioni e le polemiche sterili e ripetitive. Dobbiamo smetterla di utilizzare i danni che il piduista ha inferto al Paese per fare scoop ed audience con vignette e discussioni infinite senza nessun risultato, dobbiamo passare all’azione ed usare la cartella elettorale come una ghigliottina, la nostra scelta dovrà tagliare le teste e tutti noi sappiamo quali sono.
Chi non lo farà è voterà ancora il piduista e la sua banda di avvocati, corrotti, venduti, prescritti, cotigiane e compagnia bella dovrà riterersi un complice recidivo.
E’ ora di finirla con questi banditi, con la sua corte di fuori di testa.
Se Angiolino è patetico Mavalà fa venire il vomito, non è più tollerabile avre una classe dirigente che considera la diffamazione libertà di pensiero.
Se io do del pedofilo a qualcuno è perchè è stato colto in compagnia di minorenni, se do del piduista a qualcuno è perchè c’è tanto di iscrizione con il numero di tessere, se do dell’evasore a qualcuno è perchè ha depenalizzato il falso in bilancio.
Non è libertà di pensiero e non è diffamazione è cronaca presa dalla realtà dei fatti, delle prove.
Se in Francia possono fare dello spirito, della satira, sul ritorno della mummia noi ci dobbiamo ricordare che la maledizione delle antiche mummie ha fatto 21 vittime, erano principianti.
La nostra mummia ha distrutto un paese intero, ha fatto molte più vittime e non c’è niente da ridere.
Non possimo e non dobbiamo contare su nessuno, dobbiamo contare su di noi e giustiziarlo con l’unico strumento che la democrazia mette a nostra disposizione, la cabina elettorale.
Dopo si potrà pensare a giustiziare il capitalismo finanziario e parassita, prima va tolto il tumore dell’ultimo ventennio.



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