Oggi al Cinema intervista Bianca Guaccero

Creato il 13 maggio 2013 da Oggialcinemanet @oggialcinema

Bianca Guaccero: “Cinema italiano in grande ripresa, ma c’è molto snobismo verso chi viene dal mondo della televisione”

Bianca Guaccero, partendo dal cinema, ha saputo ritagliarsi il suo spazio sia sul piccolo sia sul grande schermo fino a diventare una delle attrici più apprezzate dal pubblico. Oggi al Cinema non si è fatta sfuggire l’opportunità di fare due chiacchiere con l’attrice che ha ripercorso, in esclusiva, le tappe fondamentali della sua vita artistica ed ha analizzato la situazione cinematografica attuale.

Parliamo delle tue prime tre esperienze al cinema: Terra Bruciata, Faccia di Picasso e Tra due mondi. Cosa ricordi di queste esperienze e gli aspetti che hai amato maggiormente?
Di queste tre, ricordo con maggiore affetto Terra Bruciata. E’ stato il mio primo film. Ho vissuto una vita selvaggia per due mesi, perché interpretavo questo personaggio in una masseria abbandonata, cavalcavo senza sella, ho imparato a sparare con la carabina e a cadere senza farmi male. Un’esperienza durissima e meravigliosa. Ricordo con affetto Raoul Bova, Giancarlo Giannini, Michele Placido. Sono entrata subito a far parte di un progetto di serie A, con gli attori più importanti del panorama italiano. Io avevo 17 anni, venivo dal mio paese e dalla scuola. Non avevo avuto grandi esperienze cinematografiche prima di allora, anzi. Porto nel cuore il regista, Fabio Segatori, che mi ha permesso di salire su questo treno magico della recitazione e dell’arte.

Streghe verso nord ti ha dato la possibilità di lavorare a fianco di un regista come Giovanni Veronesi. Com’è stato recitare in un film di un regista del suo calibro?
E’ stato molto divertente. Lui ti mette molto a tuo agio e si ride e si scherza sia dentro il set sia fuori. Per me è stata una grande guida, così come lo è stato Luca Barbareschi ne “Il trasformista”. Tutte le persone che ho incontrato e tutte le esperienze che ho fatto sono state per me una grande opportunità. Ho cominciato con il cinema e poi la televisione mi ha dato l’opportunità di interpretare ruoli straordinari come quello di Assunta Spina. A volte mi rendo conto che personaggi di questo calibro sono molto rari e uno si deve anche adeguare a questo.

Tu hai fatto notare un po’ di snobismo da parte di chi fa film d’autore nei confronti di chi ha fatto televisione. Noti ancora questa forma di pregiudizio negativo o credi che il vento stia cambiando?
No, non sta cambiando. Io penso che questa sia una forma di snobismo abbastanza avvilente. Se un attore bravo e vale può districarsi in vari settori. Sicuramente il cinema, la televisione e il teatro sono mondi molto diversi, dove si lavora anche in maniera diversa. Tuttavia non ho mai capito questa forma di chiusura mentale, perché la trovo molto riduttiva nei confronti di un attore, soprattutto quando non ci concedono nemmeno di fare un provino. Trovo che sia anche molto razzista e non so su quali fondamenta si costruisca. Un attore secondo me passa dalla televisione, al cinema, al teatro, al varietà e se ha più velleità artistiche è giusto che le possa esprimere. Poi si parla tanto di “sputtanamento” e dicono che la televisione svilisca l’immagine di un attore o la rende poco misteriosa. Questo non è vero perché abbiamo visto, ai giorni d’oggi, come dal gossip o dal reality si passa al cinema. Forse questa regola vale soltanto in alcuni momenti o per alcune persone. Sembra sempre che uno debba pagare uno scotto o sparire per anni prima di tornare a fare cinema o fare la fame per tornare nelle grazie di qualcuno. Questo lo trovo abbastanza deleterio per il mondo dell’arte e del cinema, soprattutto se un attore è valido.

Cosa bisognerebbe fare per abbattere questi pregiudizi?
Niente. Bisognerebbe semplicemente non agire in questo modo. Io purtroppo non comando e non posso decidere a riguardo. Io posso solo dispiacermi se questo va ad intaccare la passione e l’amore che provo verso questo lavoro. E come me così tanti altri.

Hai detto che ti piacerebbe lavorare con Bellocchio. Ancora nessuna chiamata da parte sua? Lanciamo un appello?
E’ brutto lanciare appelli perché mi sembra di andare a chiedere l’elemosina. Spero che anche lui non cada vittima di questo pregiudizio perché non ha senso. Se uno deve essere giudicato lo deve essere sulla base di un provino, fatto bene o fatto male, e non sul fatto che ha lavorato in televisione. Perché c’è un certo tipo di televisione che è molto meglio di certi film. Quindi non vedo che differenza ci sia tra le parti. Sicuramente c’è una differenza di linguaggio. La televisione si rivolge più al grande pubblico e magari alla gente che sta a casa a cenare e fa anche altro. Al cinema uno va lì, paga un biglietto, sta lì concentrato ed è chiaro che chi lavora in quel mondo può spingersi verso un linguaggio più profondo, particolare e più articolato. Questo lo accetto. Non accetto che un’attrice venga giudicata male soltanto perché ha fatto televisione. Anche perché, come ho già detto, ci sono dei progetti televisivi che sono molto più validi di film che ho visto e che erano delle cavolate assurde, dove si potevano risparmiare benissimo dei soldi.

Quali sono i tuoi film preferiti? Dovendo scegliere un film del passato dove recitare quale sceglieresti?
Io sono molto legata a “Nuovo Cinema Paradiso”. Ogni volta che lo rivedo piango e mi commuovo tanto. Diciamo che è per me un connubio di immagini, di musiche e di un sapore che mi appartiene anche, venendo io dal sud. E’ un qualcosa che mi coinvolge a 360 gradi. L’ho visto per la prima volta a nove anni e piangevo in continuazione. Oggi lo rivedo e quando guardo delle scene mi prende una cosa nello stomaco e lo trovo un film universale che non tramonterà mai.

Che rapporto hai con il cinema di oggi? Come lo giudichi? Quali sono gli ultimi film che hai apprezzato?
I film italiani penso che siano in grande ripresa. Negli ultimi anni ho notato un impoverimento di idee, mentre ora sembra ci sia una netta ripresa. Io credo che noi siamo sempre stati e continuiamo ad essere una scuola per chi ci vede da fuori. Noi siamo grandi maestri di emozioni, di sentimenti e di valori. Credo che, al di là degli effetti speciali, che in alcuni paesi sono sicuramente migliori di noi, noi possediamo i contenuti. Questo secondo me si sta riprendendo. L’ultimo film straniero che ho visto è stato Argo e l’ho trovato molto bello. Ultimamente non ho visto molti film perché sono stata in tournee per molti mesi e non sono riuscita molto ad andare al cinema. Vorrei vedere al più presto “La migliore offerta” perché so che è un film meraviglioso.

Hai già qualche progetto ben definito di cui vuoi parlare? Quando e dove ti vedremo prossimamente?
In questo momento ce ne sono diversi ma non sono ancora definiti, quindi non ne posso parlare. C’è un progetto cinematografico, uno televisivo e uno che si fonda su una mia idea e su cui sto lavorando. Mi piacerebbe continuare il mio progetto discografico che sta andando avanti.

di Francesco Sciortino


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