La pista ciclabile di via Zanon è un esempio interessante di piccola politica locale con le sue passioni e le sue insensatezze. Una strisciolina strappata alla strada per far passare i ciclisti scatena un dibattito in città che non si vedeva dai tempi della sostituzione dell’albero di Natale: i commercianti protestano dicendo, in mancanza di altre argomentazioni, che è pericolosa per i ciclisti, mentre i ciclisti stessi la difendono; politici regionali che non c’entrano nulla ci mettono becco cavalcando un sentimento popolare pro-auto più forte della paura di inquinamento, asma e tumori – politici cui il principale quotidiano locale passa i comunicati stampa degli ambientalisti prima della pubblicazione per dare agli anti-bici sempre l’ultima parola; folkloristiche contrapposizioni commercianti impelliciati, seduti, vs ambientalisti fricchettoni, in piedi, entrambi zitti che si fissano in cagnesco, sotto agli affreschi della sala consiliare (l’avete mai vista? E’ sontuosissima, sembra Hogwarts).
Se la questione della mobilità vi sta a cuore, venite oggi lunedì 5 marzo in sala Ajace, alle 18. Ci saranno i sostenitori e i detrattori della pista, l’amministrazione e l’opposizione*. Potrebbe essere divertente, potrebbe finire in rissa, ma io spero di no. Sto pensando di arrampicarmi su un gonfalone o di dare del ‘pecorella’ a un vigile.
* la stessa che non legge i documenti del comune ma parla lo stesso, propone di lavare le strade come soluzione per l’inquinamento, e vorrebbe fare una pista ciclabile sopra a un fosso, perché evidentemente non ha capito a cosa serve il fosso.