Oggi c’è un post, un articolo, chiamatelo come volete che è stato letto da 48.000 persone. C’è una foto del Che che metto anch’io, per ripetere un ragionamento che faccio da anni.
Creato il 28 novembre 2012 da Slasch16
Mentre noi ci azzuffiamo sui partiti, la destra, la sinistra e con quelli che dicono che destra e sinistra non esistono balza in tutta evidenza che è proprio una politca di sinistra che manca, direi rivoluzionaria ed anticapitalista di sinistra.
Da anni vado scrivendo che il problema non è il Pd simil socialdemocratico o il Pdl simil fascista, il problema o la soluzione non sono nemmeno i movimenti che hanno sepolto la politica e non credono alla destra ed alla sinsitra.
Il problema è il capitalismo. Il capitalismo evoluto che da produttore e sfruttatore di persone, proletari, si è fatto ancora più feroce diventando capitalismo finanziario speculatore e parassita.
Lo scrivo da anni e sono contento perchè le mie parole rimarranno nel web all’infinito e tra 20, 50, anni magari qualcuno le leggerà.
Tanto è vera la mia tesi che il nuovo capitalismo finanziario parassita non ha più nemmeno bisogno di finanziare le guerre, distruggere mezzo mondo per poi ricostruire e fare profitti.
Adesso riescono ad ucciderci tutti, a condizionarci tutti con il debito pubblico degli Stati, ne ammazzano di più con il fondo monetario internazionale che con tutti i caccia, messi insieme, della seconda guerra mondiale.
E’ solo un sistema più lento, più lento delle camere a gas e non devono nemmeno sporcarsi le mani.
Semplicemente danno un ordine ad un ragazzo di vent’anni che siede davanti ad un pc a Wall Street o a Strasburgo quello clicca invio e fallisce un paese, lasciando milioni di vittime innocenti.
Intanto che aspettano la soluzione finale che, non avendo necessità di bombe o missili lascerà intatti i loro capitali, si godono l’autentica guerra tra poveri che sono le nostre misere discussioni tra sinistra, centrosinistra, movimenti e generazioni in lotta tra di loro. Loro hanno messo genitori contro figli, nonni contro nipoti e si godono le nostre dispute che non porteranno a nulla per il semplice fatto che chiunque vinca le elezioni non metterà in discussione il capitalismo.
Al massimo metteranno in discussione il modello di sviluppo, giusto per avere un altro secolo o due di discussioni inutili perchè, comunque, avverranno nel cortile del carcere che il capitalismo ha costruito intorno a noi.
Grazie a noi, alla nostra indifferenza.
Tav si, Tav no, ponte si ponte no, sono tutte cazzate se decidiamo di abbattere il capitalismo e ripartire da capo.
Ovvio che ci sono dei bravi capitalisti, non sono tutti banditi o evasori ma è il capitalismo il cancro e non basta che alcuni di loro facciano i bravi, si lavino la coscienza.
Buffett: “Ok a tassa sui ricchi. Ma sopra 500mila dollari”
E’ una presa per il culo se è in malafede, una fesseria se è in buona fede. Cambierebbe poco o nulla.
Mentre Grillo pensa che il problema sia Bersani e Bersani e gli altri pensano che il problema sia Grillo e la sua antipolitica i capitalisti, l’alta finanza, gli speculatori, aspettano che si vada a votare per continuare come prima e più di prima a fare i loro interessi.
Per la pace sociale basteranno le solite briciole e le classi intermedie che si accolleranno il compito, insieme a tutta l’informazione di regime, tutti i giornali, di farci la predica che il sistema capitalista è il migliore perchè abbiamo visto i mali che il comunismo reale ha fatto nel mondo.
Il comunismo reale ha poco più di cento anni, il capitalismo almeno sei volte di più.
Cosa ha creato il capitalismo se non una moltiplicazione di poveri vittime dello stesso consumismo iniettato dal capitalismo per fare profitti?
Ma davvero pensiamo che la soluzione del problema sia la crescita infinita? Dovremmo prendere i nostri mobili, i nostri elettrodomesyici, i nostri pc, le nostre televisioni a mazzate per creare nuovi consumi?
O affideremo tutto alle mode, all’ultimo modello, tanto avremo il cervello talmente spappolato dal mercato che anche i precari, i disoccupati, faranno debiti per comprare l’ultimo modello di telefonino.
Magari con la pensione del nonno.
Se, come io ritengo, il problema è il capitalismo allora è necessiario che ci sia una sinistra forte, unita, veramente rivoluzionaria che pensi all’uomo del futuro e non alle nuove carte di credito.
Se i movimenti, chiunque siano i loro ideologi, vi dicono che sono il nuovo, il futuro e disconoscono gli unici ideali che hanno fatto progredire il lavoratore, la massa, portandola dalla schiavitù dei secoli scorsi ai diritti degli anni settanta e cioè la sinistra diffidate.
Sono i nuovi fiancheggiatori del capitalismo.
Se noi lottiamo e ci azzuffiamo nel cortile concesso, bontà sua, dal capitalismo globale che deciderà quando darci o toglierci il pallone, inteso come pane, sappiate che i nuovi ideologi negazionisti della destra e della sinistra non sono altro che i nuovi lacchè del capitalismo globale.
Se non si discute di lavoro, di futuro del proletariato, delle persone e dei loro diritti non cambierà niente.
Chiudo con la solita domanda ai politici vecchi e nuovi: capitalismo si o capitalismo no?
Questo è il punto.
Nel tempo che ho impiegato per scrivere il post i lettori dell’altro post saranno più di 50.000, bene, mi auguro che abbiano letto bene e non messo mi piace perchè c’è la foto del Che.
Non l’ho trovata nel web, sono 40 anni che l’ho nel portafogli.
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