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Oggi è il compleanno di Blok

Creato il 28 novembre 2012 da Candida

Осень поздняя. Небо открытое,И леса сквозят тишиной.Прилегла на берег размытыйГолова русалки больной.
Низко ходят туманные полосы,Пронизали тень камыша.На зеленые длинные волосыУпадают листы, шурша.
И опушками отдаленнымиМесяц ходит с легким хрустом и глядит,Но, запутана узлами зелеными,Не дышит она и не спит.
Бездыханный покой очарован.Несказанная боль улеглаюИ над миром, холодом скован,Пролился звонко-синий час.
Август 1905 Tardo autunno. Cielo sereno,
E i boschi traspaiono di silenzio.
E' approdata alla riva dilavata
La testa della rusalka malata.
Basse vanno le strisce di nebbia,
Trafiggono l'ombra del giunco.
Sui lunghi capelli verdi
Cadono le foglie frusciando.
E pei margini del bosco lontani
La luna passa con leggero scricchiolio e guarda,
Ma, impacciata nei lacci verdi,
Non respira e non dorme.
La quiete senza respiro è incantata.
Un'indicibile pena si è posata.
E sul mondo nella morsa del gelo
Si è effusa un'ora sonoro-azzurraю
Agosto 1905


La "morte fangosa"1, come quella di Ofelia, tornata in seno "al proprio elemento nativo"2, è il tema di Tardo autunno. Cielo sereno (1905, originariamente intitolata La riva dello stagno),una poesia del ciclo dal titolo shakespeariano Bolle di terra3. Quest'espressione in Macbethallude alle stregonerie e agli incantesimi, ma anche a un momento primigenio di fusione degli elementi, simboleggiato dalla palude. Fondendo la suggestione shakesperiana con la sapienza senza tempo del folclore russo, Blok si immerge nel mondo ctonio della palude, impasto di terra, acqua e aria, dove una potenza vegetale cresce rigogliosa senza volto e senza tempo. Nell'atmosfera ambigua e duplice della palude,piena di prodigi e di minacce, si dispiega la forza degli elementi (stichija) dionisiaca. La rusalkamalata (o morta?) descritta con i termini altrove usati per Ofelia, condensa l'eco di dolore della natura, della anima del mondo che, però, in questi versi appare pacificato dal fruscio della luna: una sorta di accettazione, tanto tipica del Blok maturo, della natura nel suo ritmo, della stichijanon solo come armonia ma anche come caos.
1Hamlet, cit., p. 900 (IV.7).2"Or like a creature native and indued/ Unto that element". Sono le parole della regina che descrive la morte di Ofelia Ibidem.3"The earth hath bubbles, as the water has.." (W. Shakespeare, Macbeth, in Complete Works, cit., p. 848 (I, 3). La poesia si trova in A.A. Blok, Sobranie sočinenij, cit., vol. II, p. 22.Vale la pena riflettere sulla "caratteristica di Blok"1abbozzata in occasione del venticinquesimo della sua morte da Pasternak, che significativamente parte proprio dall'analisi dell'amletismo blokiano.Pasternak scrive questo saggio mosso da un bisogno profondo, tanto che il saggio e la meditazione su Blok gli crescono tra le mani e diventano la spinta per scrivere Il dottor Živago, altro grande testo dell'amletismo russo.Nel primo Blok Pasternak intravede due potenti germogli che poi si sviluppano nelle opere mature: la descrizione della naturae l'amletismo. Quest'ultimo è inizialmente il segno di una "spiritualità indefinita, senza una direzione precisa a livello naturale-elementare". La spiritualità della materia profonda, dunque, quella che rigoglia negli elementi, attraverso il femminino. Pasternak coglie l'essenza dell'amletismo di Blok nella sua fascinazione per Ofelia e infatti per esemplificare cita La canzone di Ofelia (1899) dove il canto della giovane si colora di oscuri presagi. In una versione non definitiva la fanciula promette all'amato lontano: "Piangerò sulla tomba/ E morirò con te.../ Ci opprime, caro! Ci soffoca, caro,/ L'umida terra". Un altro monologo di Ofelia ormai folle (Ieri egli continuava a sussurrarmi, 1902) rende il montare dello spaesamento attraverso il ritmo spezzato del verso, le ripetizioni che mimano la forma della ballata ma in realtà documentano la perdita del senno, insieme a quella dell'orientamento spazio-temporale ("E' stato ieri - quanto tempo è passato?"), dell'identità (l'uso del passivo riferito a se stessa, il volto dell'amato visto in ogni filo d'erba) nella fusione con la natura senza tempo e indifferente ("Io da sola mi sono rifugiata nel campo/ E non c'è stata più tristezza"2). Amleto, il principio maschile, è dato qui nella sua angosciante assenza, scomparso nel passato ("Egli se n'è andato per il sentiero/ Dov'è svanito il giorno di ieri -/ Il giorno di ieri...").Con l'andar del tempo questa "costante interiore", che ricorre al di là delle diverse variazioni, si approfondisce, perde quel tono vago e si incontra con la storia, il 1905. E allora, continua Pasternak quasi commentando il futuro Dottor Živago, l'amletismo "porta alla drammatizzazionedi tutta la scrittura realistica blokiana (gli eventi, sempre, la misteriosità/.../ Di nuovo, l'intuizione e la conquista dell'immagine del pensiero nell'epoca storica per antonomasia, colma di moti popolari, di eventi di strada, l'epoca non del fatto, ma dell'evento3".1B.L. Pasternak, K charakteristike Bloka [Per una caratterizzazione di Blok], in Polnoe sobranie sočinenij v 11 tomach [Opere complete in 11 volumi], Slovo, Moskva 2004, vol. V, pp. 363-367.2Nell'introduzione a Gioia Inaspettata [Nečajannaja radost'] del 1905 Blok così si rivolge alla natura: "Tu ti sei ritirata per sempre nel campo". A.A. Blok, Sobranie sočinenij, cit., vol. II, p. 7. Il corsivo è mio.3B.E. Pasternak, K charakteristike Bloka [Per una caratterizzazione di Blok], cit., p. 363, il corsivo è di Pasternak.4Le due poesie di Leggendo Amleto sono del 1909. A.A. Achmatova, Sobranie sočinenij v šesti tomach, [Opere in 6 volumi],Ellis Lak, Moskva 1998-2005, vol. I, pp. 16-17.

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