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Oggi è il mio compleanno

Creato il 21 luglio 2015 da Marika L

La vita è troppo breve per sprecarla a realizzare i sogni degli altri.
Oscar Wilde

Oggi è il mio compleanno.
Il flusso di pensieri sconclusionati dovevate aspettarvelo, dai.
Oggi non vi parlerò di viaggi o mete low cost, ma di una parte di me che sta cambiando e di come le prospettive lavorative e personali siano in continua evoluzione.
E' che ogni tanto mi piace fermarmi a pensare, magari impugnando una penna e gettando sulla carta le sensazioni che il mio cervello traduce e concretizza in parole spesso neanche troppo esaustive.

Scrivo questo post perché credo che ognuno di noi sia in grado di lasciare un messaggio, di regalare un po' di forza a chi magari in quel momento non ne ha abbastanza e si sente un po' giù.
Mi piacerebbe farvi arrivare un pensiero positivo, un pezzetto di me che riesca a strapparvi un sorriso. O mi basterebbe anche solo una riflessione.
Vi scrivo perché è il modo di comunicare che preferisco, perché se è vero che con un amico puoi stare ore in silenzio a guardare il nulla è anche vero che stare in silenzio su un blog non avrebbe molto senso.

E' un periodo felice per me.
Fe-li-ce.
Assurdo come un vocabolo semplice e banale venga usato così sporadicamente. Quando è stata l'ultima volta che vi siete sentiti davvero felici? Anzi, mi correggo: quando è stata l'ultima volta che avete fatto qualcosa esclusivamente per esserlo?
Io non sto per sposarmi, non aspetto un bimbo, niente di tutto ciò. E' un periodo felice perché io ho scelto di esserlo. Ho studiato per esserlo, mi sono impegnata per esserlo.
Mi guardo intorno e mi sento estremamente fortunata al pensiero di svegliarmi la mattina con il sorriso, di fare colazione e mettermi davanti al computer ad orari improponibili per scrivere e scrivere ancora e tenere sotto controllo cose che fino a poco tempo fa mi sembravano più grandi di me, ma non importa, perché ringrazio ognuno di questi piccoli passi che stanno lentamente trasformando la mia passione in un lavoro.
Ecco, l'ho detto.

Perché sto disegnando una vita su misura, perché sto inseguendo un obiettivo che mi sono autoimposta, al di fuori dei soliti schemi che sembra dondolino sulla testa di ognuno di noi ancora prima di nascere. Perché ho alle spalle due rocce enormi che, come riporta una citazione per me importantissima, mi hanno dato prima le radici e poi le ali.

Le radici per amare la mia terra, per portare avanti a testa alta i miei valori.
Le ali per rincorrere aerei, gate, montagne, oceani e strade.
Per guardare tutto da un'altra prospettiva.
Per entrare in contatto con molteplici mondi e per imparare qualcosa da ognuno di essi.
Le ali per smettere di puntare il dito, per guardare oltre, per non giungere a conclusioni affrettate, per accettare le diversità.
Le ali perché senza di esse non sarei mai potuta essere la persona felice che sono ora.

Oggi è il mio compleanno e io sono una persona diversa.
Questo per me è stato un anno fondamentale, fatto di scalini e vittorie, errori e sconfitte. E' stato un anno di estrema crescita, quella che ti senti dentro e di fronte alla quale non puoi evitare di ammettere il cambiamento. Un cambiamento profondo e multidimensionale: lavoro, casa, stile di vita, mentalità. Eppure mi è sembra che sia stato un attimo, il tempo di guardarmi e di capire che troppe cose -soprattutto riguardanti il mio carattere- mi iniziavano a stare strette, mi limitavano.

Quest'anno ho imparato a mettere sulla bilancia le critiche delle persone e a misurarle, prima di valutare se imparare da esse oppure uscirne indifferente.
Ho imparato che dare una svolta alla propria quotidianità a volte non è importante, è indispensabile.

Ho imparato a volermi bene sotto ogni aspetto: quello della realizzazione personale, quello della sana alimentazione, quello del fitness e, soprattutto, quello dei sogni.
Ho imparato che ognuno di noi dovrebbe cercare di disegnare una vita adatta ai propri interessi incastrando impegni e desideri e che, anche se non sempre è possibile, bisognerebbe lavorare per vivere e non il contrario.

Ho imparato che chi ti ama davvero farà il tifo per te e ti darà sempre una mano e proprio da quella mano dovremmo cogliere la lezione: non importa che sia sottoforma di una botta in testa o di una carezza. Ho imparato che mamma e papà non necessitano di ringraziamenti, ma a volte il bisogno nasce proprio dentro di noi. Quindi grazie. Non mi stancherò mai di dirlo.
E ho imparato -ma in realtà lo sapevo già- che avere un complice in questa vita è fondamentale.

Ho imparato a non invidiare chi è più bravo di me, ma ad osservare e fare tesoro degli insegnamenti. Ho imparato a non lamentarmi ma a godere di ogni più piccola gioia, perché sono una persona fortunata. E di conseguenza ho imparato a non vergognarmi di questo, perché dei miei successi e insuccessi non devo dare conto a nessuno.

Ho imparato a non dare troppe spiegazioni a chi non le merita e se prima mi battevo per cambiare la testa delle persone, ora ho capito che le battaglie perse in partenza sono inutili perché ogni individuo è un mondo a sé.
Chi può dire cosa sia giusto o sbagliato?

Ho imparato a fare le cose per il semplice gusto di farle e perché ognuno di noi merita di vivere la vita che ha sempre sognato o almeno la possibilità di provarci.
Forse non ci sono ancora riuscita del tutto, continuerò a sbagliare e risbagliare, ma sto incastrano i miei mattoncini color arcobaleno.
E forse lo sto facendo nel verso giusto.

Del resto il segreto è non accontentarsi mai, perché solo superando i propri limiti si raggiunge l'inaspettato.

Oggi è il mio compleanno, ho una valigia da riempire e sono felice.
Si, felice.

Grazie a chi mi sta intorno,
a quelle persone vicine e lontane che rendono ogni giorno la mia vita un po' più speciale.
E come sempre grazie ad ognuno di voi, per tutto.

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