Più conosciuta come intersex o intersessualità questa è una condizione che ricade nelle varie tipologie di DSD, cioè Disordini dello sviluppo sessuale (o della differenziazione sessuale).
La Società Americana Intersex definisce la parola Intersex come: “…un termine generico usato per una varietà di condizioni in cui una persona è nata con un’anatomia sessuale o riproduttiva che non sembra adattarsi alle definizioni tipiche di femmina o maschio“.
Le persone intersex sono discriminate perchè la nostra società si basa su un modello binario di sesso dal punto di vista giuridico e culturale (maschio/femmina).
I corpi intersessuali sono “normalizzati”, per adeguarsi a questo schema rigido, con interventi chirurgici e cosmetici in modo che possano essere facilmente riconoscibili come appartenenti all’uno o all’altro sesso, legalmente risconosciuto.
La normalizzazione avviene senza previo consenso personale nè consenso informato e in modo arbitrario da personale medico, in quanto, entro 24 ore dalla nascita, la persona deve essere necessariamente inserita in una delle due categorie per poter essere inserita all’anagrafe come M o F.
Questo porta a pesanti effetti negativi sul benessere psicologico e fisico.
Insieme a ILGA-Europe pubblicizziamo il report che la Commissione Europea ha pubblicato sulla situazione dei diritti umani delle persone intersessuali all’inizio di quest’anno e ci uniamo all’invito alle istituzioni europee e i governi nazionali perchè siano riviste le pratiche finora utilizzate e sia data piena libertà alle persone intersex di scegliere sul proprio corpo e la propria vita.