Oggi Elisa compie 41 mesi (ormai fo quasi fatica a fare i...

Da Mafalda1980 @mafalda1980
Oggi Elisa compie 41 mesi (ormai fo quasi fatica a fare il calcolo, ma mi garba farlo lo stesso), ma non è di lei che scriverò (o almeno solo in parte, via, volete che non nomini la Purulla neanche di sbieco?).
Sabato sono venuti alcuni nostri amici a cena, ed è stata proprio una bella serata, ma non scriverò neanche di questo, né di quanto sono felice che Elisa abbia suo cugino per cugino, che è proprio un bravo bimbo e che gli voglio un gran bene, ed è bellissimo il fatto che siano coetanei e che possano crescere insieme.
Non scriverò neanche del mirabolante fatto avvenuto ieri sera: siamo riusciti a guardarci un film intero (120 minuti!) senza alcuna interruzione. Ed era anche un bel film: World War Z.
Il fatto è che il week-end è stato riempito da una chiacchierata occasionale, di quelle che quasi quasi schiveresti ma che invece poi sei ben felice di aver fatto.
Io sono una collezionista di tutti i gadget inutili che vengono propinati negli ipermercati.
Ho sette tovaglie del Mulino Bianco nel cassetto.
Sono un bersaglio facile, insomma, per quelle signore promoter che propongono oggettistica varia purché si acquistino almeno quindici confezioni di Galletti.
La signora in questione l'avevo già vista da qualche parte, ha pochi anni più di me, è bella e curata.
Poi ha l'orecchino sull'antitrago, quindi istintivamente mi sta simpatica.
Mi ha visto con Abbracci e Rigoli in collo e mi ha detto che acquistando un'altra confezione avrei avuto in regalo una tazza. E che tazza! Io adoro le tazze! E i bicchieri! E i vassoi!
Ho usato Ettore come scusa per non prenderla, perché sto cercando di frenare la mia smania di accumulo-cazzate, visto che effettivamente abbiamo troppi mug e bicchieri e li dobbiamo incastrare al millimetro, per evitare che ci caschino in testa quando apriamo lo sportello.
E gliel'ho detto, che effettivamente quella bellissima tazza l'avrei voluta tanto, ma le tazze e i libri non so più dove metterli, da quanti ne ho.
Eh sì, fa lei, anch'io sono una gran lettrice, ma ho dovuto fare una cernita e conservare solo quelli a cui tengo di più, tipo Venuto al mondo.
E io trasalisco, le dico che è stato quel libro a far ticchettare il mio orologio biologico, che fino a quel momento era stato una meridiana all'ombra.
Eh, io figli non ne ho e non ne posso avere, i miei ovuli non fanno il loro dovere, dovrei ricorrere all'ovodonazione ma qui non si può.
E via racconti intimi nel bel mezzo di un supermercato, ma di un'intensità che si ha solo quando due anime si toccano.
Ecco, vorrei solo che il fiorentino pensasse anche a questo, che non è possibile dover pensare a una soluzione come una pancia finta e un'ostetrica compiacente, perché non è giusto.
Senza rabbia, solo con una grande tristezza.

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