Mi mancano gli anni del "vivi e lascia vivere", mi mancano gli anni in cui il più grande problema esistenziale era uscire per incontrar gli amici. Mi mancano i sogni che avevano ancora una speranza di poter esistere. Mi manca il buongiorno del vicino di casa e il "dove sei diretta" del paesano che ti incontra per strada. Mi manca il suono delle campane che segnando le ore ti dava la sensazione che la giornata trascorresse più lentamente, senza nessuna fretta. Mi mancano i bambini in strada che urlano felici mentre, rincorrendo una palla si impolverano fino a cambiar colore al vestito. Mi manca il tempo che fu, travolto oggi da suonerie, gente che parla da sola, che vede il tramonto solo in foto perché troppo impegnata a dedicar 10 miseri minuti della loro vita ad ammirar le meravigliose sfumature che ci vengono regalate ogni sera perché. Altrimenti perdono quel link della foto di un tramonto al quale poter mettere il mi piace.
Mi manca la vera società, quella che ogni giorno ti faceva sentir viva e ti dava la vera forza per andar avanti, quella che invecchiando ti faceva sentir ancor più importante perché l'esperienza era il web, il Wikipedia di oggi.
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