Oggi ho deciso di imbrogliare
e di partecipare alla Foto della
Domenica con immagini che non ho scattato personalmente. Spero che Beta non
me ne voglia...
Voglio condividere con voi la
mia passione per la religione e la cultura Indù.
A volte inizio a leggere
degli usi e costumi a me estranei e ci passo delle ore spulciando tra un sito e
l’altro.
Alcune volte invece, come oggi, mi concentro
sulle immagini e ciò che i loro colori mi trasmettono. Spero dunque che queste
foto siano anche di vostro gradimento.
Ogni anno migliaia di
Induisti celebrano l’arrivo della primavera attraverso il festival Holi o Festival dei Colori.
Source: bbc.co.uk via Alex on Pinterest
Questo è un altare votivo
situato in una delle grotte naturali che si trovano a Batu, 13 km a nord di Kuala
Lumpur, in Malaysia
Source: infobarrel.com via Alex on Pinterest
Le pietre calcaree delle
quali è costituito il gruppo di grotte risale a ben 400 milioni di anni fa,
mentre è ben più recente la statua dorata che rappresenta la divinità Murugan e che è stata terminata
solo nel 2006.
Si trova proprio all’ingresso
delle grotte ed è alta 42.7 m metri.
Source: infobarrel.com via Alex on Pinterest
Durante il Teej Festival, viene celebrato
l’arrivo dei monsoni. La festa è maggiormente sentita dalle donne
Indù perchè celebra la moglie di Shiva, Parvati.
Le donne si fanno belle, anche
dipingendosi le mani e le braccia con l’henna , e pregano per la buona salute e lunga vita dei loro mariti.
Source: boston.com via Alex on Pinterest
Questi tatuaggi o decorazioni
applicate sul corpo a mano libera vengono denominate dal termine indiano Mehndi. L’ingrediente principale
sono le foglie e rami essiccati e macinati del Lawsonia inermis,
comunemente chiamato henna o henné.
Il suo utilizzo è talmente
antico che sono state trovate tracce di henna persino nelle mummie egizie.
Secondo il sito Guida
India, i mehndi applicati
la notte precedente le nozze “sono considerati altamente propizi per una sposa
e a volte includono, tra gli arabeschi, il nome del fidanzato”.
Source: bhoffert.faculty.noctrl.edu via Alex on Pinterest
Anch’io anni fa a Londra mi sono
fatta tatuare la mano sinistra con l’henna.
Da blasfema non conoscitrice
della cultura Indù, ho preferito che la decorazione non apparisse sul palmo
della mano, bensì sul suo dorso.
Come si direbbe in inglese,
ero una show off!
Con questo vi saluto e auguro
a tutti una buona domenica!