«Il commercio illegale di fauna e flora selvatica è diventato una forma sofisticata di criminalità transnazionale, paragonabile ad altri esempi perniciosi come il traffico di droga e di esseri umani», scrive il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, in un messaggio per la giornata di oggi. Tale commercio «è trainato dalla crescita della domanda, e spesso è facilitato dalla corruzione e da governance deboli. Ci sono forti evidenze di un maggiore coinvolgimento del crimine organizzato e di gruppi armati».
Nel messaggio, Ban si appella ai governi per «rafforzare le leggi», ma anche alle aziende e agli stessi consumatori, che «possono svolgere un ruolo importante rifiutando di comprare o vendere all’asta avorio illegale o corno di rinoceronte, e chiedendo che i prodotti provenienti da oceani o foreste tropicali siano stati ottenuti legalmente e in modo sostenibile. È tempo di fare sul serio – conclude – per i crimini di natura».