Per chi è nato negli anni ’60 e iniziava ad andare a scuola nel 1970, o giù di lì, il sabato alle 13.00 era una festa tornare a casa e pranzare gustandosi alla tv i cortometraggi dei vecchi comici del cinema muto americano: Stanlio e Ollio, Charlot, Ben Turpin, Harold Lloyd, Harry Langdon, Larry Semon (in Italia noto come Ridolini), etc.. Questi eroi del genere slapstick hanno allietato la nostra infanzia con le loro gag, la loro mimica facciale, le acrobazie da autentici ginnasti esaltate anche dal minor numero di fotogrammi al secondo (16 o 20 contro i 24 del nuovo cinema sonoro), che rendeva i movimenti accelerati e i gesti assurdi per un normale essere umano. Oggi le comiche andò in onda per pochi anni, prendeva spunto dalla trasmissione britannica Mad Movies, condotta da Bob Monkhouse, che fu riproposta in italiano con il titolo di Teste matte e la voce di Renzo Palmer. Di solito il programma si apriva con una comica breve di un autore minore (si fa per dire), come Ben Turpin, e poi culminava con il pezzo forte, che era quasi sempre Charlot o Stanlio e Ollio. Bastava soltanto vedere e ascoltare la sigla di queste comiche per avere all’istante un brivido di ilarità e gioia difficilmente dimenticabile. I bambini dell’epoca amavano parodiare o imitare i loro personaggi preferiti di Oggi le comiche durante la ricreazione a scuola (o anche nel bel mezzo delle lezioni…), nei giochi pomeridiani, aggiungendo una magia e un disincanto positivi alla propria infanzia. Purtroppo, sembra che all’archivio della RAI queste trasmissioni siano introvabili o, peggio ancora, perdute, forse perché i nastri AMPEX relativi a Oggi le comiche sono stati riutilizzati per la registrazione di altri programmi.
© Marco Vignolo Gargini