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Oggi parliamo con… Albes Torre

Da Gialloecucina

L’ospite intervistato oggi da Alessandro Noseda è Albes torre. Maggiori informazioni potrete trovarle sul suo sito :

www.albestorre.it

 

Buongiorno e grazie per l’invito a pranzo! 

Grazie a voi per avermi invitato su Giallo e Cucina.

Non sapevo fossi appassionato anche di vini e cucina! Partiamo col piede giusto! Cosa prepari?

Bruschette e carciofi alla romana, accompagnanti da un bicchiere di buon rosso.

Posso darti una mano? 

Certo, mi vuoi aiutare a preparare i carciofi?

Intanto ci racconti chi sei e perché leggi e scrivi?

Sono un libero professionista, di professione manager, con un certo eclettismo espressivo che mi consente di esprimere la mia creatività in varie forme artistiche, in passato nella pittura e nel disegno, e più recentemente nella scrittura.

Perché hai accettato di accordare un’intervista a Giallo e Cucina? È un Blog che segui?

Non conoscevo Giallo e Cucina prima di qualche settimana fa. Devo dire che format e presentazione mi piace molto, accattivante, coinvolgente, leggero e autorevole allo stesso tempo. Mi fa piacere presentare su Giallo e Cucina il mio nuovo romanzo Colpevoli Seduzioni

Il tuo ultimo genito “Colpevoli Seduzioni”, come è nata l’idea?

Ho coltivato l’idea per diversi anni. Tutto ruota attorno ad un trolley, o meglio al suo contenuto. Ho speso i primi due anni a congegnare il plot e a scrivere le prime 70 pagine, e due mesi a scrivere le restanti 200. Diciamo un lungo periodo di incubazione e poi un exploit creativo fatto di frasi, contesti e capitoli.

Dove scrivi? Hai un posto deputato dove ti trovi?

Direi di no, l’importante è trovare la giusta concentrazione. A volte penso, “chissà come sarebbe bello scrivere d’estate, sotto un pergolato …” ma poi mi dico che se mi trovassi in una simile situazione mi verrebbe sicuramente voglia di fare altro; per me scrivere è la ricerca della concentrazione necessaria per dar vita alla storia.

Carta e penna o direttamente al PC? 

Direttamente su PC. La carta può essere utile per fissare idee che ti vengono improvvisamente, o per descrivere brevemente una storia; in quel caso è più piacevole carta e matita che tastiera e schermo.

Preferisci il silenzio o ami musica di sottofondo?

Di preferenza il silenzio

Quando scrivi segui una scaletta o ti fai guidare dalla storia?

Il plot ci deve essere, una sorta di direzione, poi però la storia nei dettagli si costruisce strada facendo. Per Colpevoli Seduzioni è stato così.

Quali sono le maggiori difficoltà che incontri nella stesura?

Le mie storie devono stare in piedi da sole, c’è quindi una certa razionalità nella struttura del racconto, e molta creatività nella descrizione dei personaggi e delle situazioni. Direi che la difficoltà maggiore è di riuscire a tenere tutto insieme.

E del rapporto con Editor ed Editore cosa puoi dirci?

Il rapporto con l’editor è stato idilliaco. Non per vantarmi ma a parte qualche piccolo errore e refuso, il testo è stato approvato così com’è uscito dalla “penna” dell’autore. Il rapporto con l’editore è più che buono; La Vita Felice è una piccola casa editrice indipendente, centrata su letteratura e poesia, e quindi è stato motivo di soddisfazione sapere che l’editore abbia accettato di pubblicare Colpevoli Seduzioni, segno di una buona qualità di stesura (non lo dico io ma chi lo ha letto)

Hai altri progetti letterari in divenire?

Certo, almeno due. Uno potrebbe essere considerato il sequel di Colpevoli Seduzioni, l’altro è la storia di un’artista tra Spagna, Francia e Italia.

Descriviti come lettore! Quali libri compri? Hai un genere preferito o spazi a seconda del momento, dello stato d’animo? 

Fedele alla preferenza maschile per i saggi, questa in realtà è la mia vera preferenza, a parte i classici della letteratura del ‘900. Leggo di tanto in tanto qualche romanzo di autori contemporanei, ma che contengano riferimenti riconducibili a fatti storici o legati alla realtà odierna.

E se devi regalarlo un libro come scegli? 

Dipende a chi è rivolto. Cerco di fare una scelta che rispetti preferenze e personalità della persona.

Un consiglio a chi ha una storia nel cassetto e non ha trovato ancora nessun editore interessato a pubblicarla?

Far leggere la storia a qualche amico fidato e sincero, che disponga di buona cultura generale. Se il responso è positivo, prendere tutto il coraggio e la volontà di cui si è capaci e proporre l’opera a un po’ di piccoli e medi editori.

Ami la carta o apprezzi anche gli eBook?

Preferisco la carta anche se riconosco che l’e-book offra molti vantaggi, tra cui, in ordine sparso: annullamento di spazio e peso, maggior fruibilità (anche senza luce), sarse possibilità di dimenticarlo a casa e un costo normalmente inferiore alla versione cartacea. Comunque il romanzo è disponibile anche sui principali siti di eBook.

Ti piace presentare i tuoi libri al pubblico? Una domanda che non ti hanno mai fatto…

Sì, mi piace presentare i miei libri al pubblico, e mi piace anche avere un contatto diretto con i singoli lettori in occasione di fiere del libro, proprio dietro lo stand dell’editore. E’ un buon modo per avere feed back diretti da chi ancora non ti conosce come autore. Non mi è mai stato chiesto se le storie che racconto sono frutto di esperienza diretta o pura fantasia.

Come consuetudine di Giallo e Cucina, ti chiediamo di chiudere con una ricetta e una citazione!

Anche se può sembrare banale, da Milanese DOC ho imparato da poco (a Roma) a preparami delle ottime bruschette.

Si prende del buon pane casereccio, lo si taglia a fette (circa 1 cm di spessore), lo si fa abbrustolire sulla brace. In appartamento validi sostituti della brace sono il grill del forno o del microonde.

Il segreto è che all’interno il pane rimanga morbido.

Quando il pane è ok, si passa sfregandolo uno spicchio d’aglio tagliato a metà su una delle due facce, poi si cosparge il pane con un po’ di olio extra vergine di oliva, un pizzico di sale e la bruschetta è pronta.

Per la citazione direi: “Se ti trovi in un pasticcio, tanto vale goderne il sapore” (Confucio). Grande lezione di vita!



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