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Oggi parliamo con… Alessandra Hropich

Da Gialloecucina
Incontriamo per un cappuccino e cornetto Alessandra Hropich, on line col suo eBook “Quando il mostro è il proprio padre”. Intervista a cura di Alessandro Noseda. Buongiorno Alessandra grazie per il tuo tempo! Ci racconti qualcosa di te? Scrivo dai tempi dell’ Università di tutto: dai Convegni, ai libri, agli articoli per giornali. E’ un bel modo per tenere impegnata la mente. Perché scrivi? Scrivo per non dimenticare mai i miei pensieri, un ottimo modo per fissarli su carta. Per quanto riguarda i Convegni, scrivo per lavoro. Verba volant, scripta manent del resto insegna a fissare il nostro pensiero su carta. Di cosa parli in “Quando il mostro è il proprio padre”? Parlo di un uomo invidioso, cattivo, perfido ma anche molto sofferente sin da bambino. Un uomo maltrattato da piccolo, non considerato, non voluto da un cattivo patrigno, diventerà poi un perfido da adulto. La sofferenza che si prova da bambini può portare a vivere molto male l’ età adulta quando poi, come nel caso del Mostro, vorrsti vedere tutti soffrire. Tre valide ragioni per comprarlo? Per sapere cosa accade vicino a noi senza che ci accorgiamo di nulla. Per aprire gli occhi anche sui nostri cari verso i quali non possiamo mai scommettere del tutto. Per istruirsi su cose che nessun o dice perchè la vergogna di certi fatti privat spesso prende il sopravvento. La scelta dell’eBook? L’ ebook nasce come scommessa. Tanti preferiscono questo formato per poter leggere comodamente dal proprio pc o sul tablet senza portare il peso.  E molti altri volevano leggere il libro senza doverlo raccontare al mondo intero. E’ un argomento delicato ed imbarazzante, quindi, in molti lo hanno letto senza neppure dirlo in giro. Prossimi progetti? Continuare a scrivere anche articoli sui giornali e operare nel Sociale come ho sempre fatto. Quando sei lettrice anziché autrice, quali libri compri e perché? Compro libri di aforismi, detti o proverbi. Amo i grandi pensatori e chi ha fatto la storia. Non sono interessata ai romanzi o gialli che pur stimo ma solo alle grandi persone che hanno fatto qualcosa di speciale. Un libro di Madre Teresa, con il suo pensiero lo preferisco a ogni altro libr Un consiglio a chi ha il sogno di pubblicare? Di scrivere solo se realmente portati per la scrittura e pensare sempre al lettore piuttosto che a chi scrive. Ognuno che scrive, spesso pensa al proprio gusto mentre chi legge è Giudice supremo. Poi deve pensare di non annoiare mai il lettore, sin dalle prime righe. Grazie per la chiacchierata. Come consuetudine di Giallo e Cucina ti chiediamo una ricetta e una citazione che ami! Grazie a questo splendido giornale. La mia ricetta preferita è: “PEPERONCINI ALLA CARNE.” PEPERONCINI TONDI A PIACERE, CARNE MACINATA 50% MANZO E 50% SALSICCIA, SALE, NOCE MOSCATA, LIMONE GRATTUGGIATO, UN PIZZICO DI MOLLICA DI PANE BAGNATA NEL LATTE.. PREPARAZIONE: LAVARE I PEPERONCINI ROTONDI, TOGLIERE IL PICCIOLO VERDE E SVUOTARLI SIA DELLA MEMBRANA INTERNA CHE DEI SEMI. IN UNA TERRINA MESCOLARE LA CARNE E GLI ALTRI INGREDIENTI, COME PER FARE DELLE POLPETTE. LAVORARE A FONDO L’ IMPASTO E RIEMPIRE I PEPERONCINI. PORRE IL TUTTO IN UN TEGAME CON UN FILO D’ OLIO E CUOCERE IN FORNO O SUI FORNELLI PER UNA DECINA DI MINUTI. UNA SQUISITEZZA.

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