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Oggi parliamo con… Fabrizio Canciani

Da Gialloecucina

Sono lieto di aprire le porte di casa a Fabrizio Canciani. Perché? Ascoltate “Delitti e canzoni” ed intuirete come il giallo classico e la canzone d’autore vadano perfettamente a braccetto!

 

Intervista a Fabrizio Canciani a cura di Alessandro Noseda

 

Benvenuto Fabrizio. Cosa bevi?

Buongiorno Alessandro, prendo un campari spruzzato, del resto (mi autocito) “Non c’è Milano senza lo spruzzo nel campari…”

Ci racconti chi sei e perché leggi, suoni, canti e scrivi?

Sono uno che come  De Andrè, s’innamora di tutto, libri , cinema , musica…. l’ultima passione  è l’arte, la pittura, nata durante la stesura di DIPINGILO  DI NERO, il mio ultimo romanzo uscito per Betelgeuse editore, ambientato tra il 1566 e i giorni  nostri. Sono sempre più convinto che non esitano confini netti  tra un’arte e l’altra e che sono tantissimi i punti in comune.

 

Come mai hai accettato di accordare un’intervista a Giallo e Cucina? È un Blog che segui?

 

L’ho scoperto di recente e devo dire che lo trovo intrigante. Un altro esempio di contaminazione tra discipline all’apparenza distanti ma, in realtà, molto vicine (basti pensare a Montalban o ad Agatha Christie).

I tuoi libri, come nasce il progetto?

 

Devo avere un’idea iniziale che mi convinca pienamente a spendere ore davanti al computer, da lì costruisco trama e personaggi. Non ho sempre chiaro il finale da subito, faccio in modo che i personaggi stessi lo costruiscano, mi metto nei panni di un protagonista e mi chiedo: ecco, lui cosa farebbe in questa situazione?

Dove scrivi? In studio, ai giardini pubblici, in poltrona…? direttamente al p.c. o carta e penna?

 

Da quando mi hanno regalato il tablet scrivo ovunque…
Preferisci il silenzio o ami musica di sottofondo?

 

Il mio problema é che io non “sento” la musica, bensì la “ascolto” attivamente, quindi raramente la tengo in sottofondo, a parte certi album dei Pink Floyd come Meddle o Ummagumma…

 

“Il mio mitra è il contrabbasso” è la tua ultima fatica. Da dove hai tratto l’ispirazione? Quanto rubi alla realtà e quanto è frutto della tua fervida fantasia?

 

“ Il mio mitra” risale al 2007 e solo recentemente e uscito in ebook, non è la mia ultima fatica. Da allora ho pubblicato “gialli in un minuto” per Sagoma ed., “Sporchi di luce” (fiori neri Todaro), il giallo ecologico “Acqua che porta via” (Todaro) e il thriller storico Dipingilo di nero (betelgeuse). Con “il mio mitra” ho dato il via al doppio piano narrativo, tra passato e presente, in “montaggio parallelo” (per usare un linguaggio cinematografico) che ho utilizzato nei successivi libri. Così ho raccontato l’Italia del 1977, la Lombardia del 1919, la Milano del XVI secolo, sempre attraverso trame gialle.

 

Come delinei i personaggi? Segui una scaletta o ti fai guidare dalla storia?


Come ho detto lascio spazio alla creatività dei personaggi stessi. Credo molto nei loro caratteri,  mi ispiro a persone che conosco o magari ho solo incontrato casualmente ma mi hanno colpito.

Del rapporto con l’Editor ed Editore cosa puoi dirci? Sei geloso dell’opera o accetti di buon grado suggerimenti e “intrusioni”?
Ho avuto come editor niente di meno che Tecla Dozio, con lei ti capita di tagliare dolorosamente pagine intere, ma il prodotto finale è la riprova che ci ha visto giusto. Con gli editori nessun problema… finora…
C’è un titolo a cui sei particolarmente affezionato o non hai figli prediletti?

 

Sono molto orgoglioso di “Acqua che porta via” ha ottenuto diversi riconoscimenti sia a livello di premi che di gradimento “attivo” dei lettori, sottoforma di mail, post e recensioni.

 

Hai altri progetti in cantiere? Quando ti troveremo di nuovo in libreria?

 

I progetti come al solito sono diversi, tra testi teatrali, racconti e romanzi. Meglio, però, lasciarli crescere in silenzio (al massimo con un sottofondo dei Pink Floyd…)
Descriviti come lettore? Quali libri compri? Hai un genere preferito o spazi a seconda del momento, dello stato d’animo?

 

Va a periodi, ora mi sto gustando dei sorprendenti contemporanei statunitensi, da Stoner a Revolutionary Road. Per il resto non mi perdo l’uscita di un Grangé o un Perez Reverte, tra gli italiani di Valerio Evangelisti e Gianfranco Manfredi.
Un consiglio ad un esordiente che ha la sua storia nel cassetto e non ha trovato ancora nessun editore interessato a pubblicarla?

 

Pensare: perché voglio pubblicare? Me l’ha ordinato il medico? In tal caso può rivolgersi a un’autopubblicazione in e-book.
Oltre alla scrittura, alla lettura e alla musica, come ami impegnare il tuo tempo?

 

Con ORASENZOMBRA web magazine: sotto a questo marchio io e Daniela Basilico organizziamo serate di intrattenimento culturale, ogni giovedì all’Admiral hotel di Milano, con scrittori, attori, musicisti, pittori, eccetera. Per informazioni: www.orasenzombra.com
Prossimi progetti non letterari?

 

Vivere ancora un po’.
Secondo consuetudine di Giallo e Cucina, ti chiediamo di chiudere con una ricetta ed una citazione!

Le riassumo in un mio consiglio: la carne di cavallo fa bene perché contiene il ferro, specialmente se mangi lo zoccolo.

 



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