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Oggi parliamo con… Luca Scutti

Da Gialloecucina

Accogliamo nel salotto buono di  Giallo e Cucina Luca Scutti, autore di Superstite. Conosciamolo meglio attraverso l’intervista rilasciata ad Alessandro.

 

Intervista a Luca Scutti a cura di Alessandro Noseda

 

Cosa bevi? Un aperitivo? 

Piu’ che un aperitivo, una bella e “sana” sigaretta accompagnata da un buon prosecco, “loro” due sono inseparabili.

 Inizia col presentarti ai lettori: raccontaci chi sei, cosa fai e perché leggi e scrivi.

Sono nato nel 1963, sono il figlio di Giuseppe Scutti, primo diacono della citta’ di Roma. Raccontare di me stesso e’ dura, ma se leggi “Superstite” si comprende chi sono, perche’ scrivo…forse. Scrivere e’ una necessita’ vitale per la mia anima, l’unico modo che ho per nutrirla, oltre alla preghiera.

Perché hai scelto di accordare un’intervista a Giallo e Cucina? è un blog che senti vicino?

Mi e’ sembrato un blog molto interessante, intenso….

Quando e come è nata la passione per la lettura? E l’esigenza di scrivere?

Sin da bambino avvertivo di voler tenere tra le mani una penna…poi un giorno riuscii a vederla scivolare sopra un foglio bianco, e’ stata una meraviglia.  Scrivere e’ un’esigenza dell’anima.

Quando lo fai? la tua musica per ispirarti?

Sono istanti…quanto “lei” ti chiama, quando ha bisogno, inizio a scrivere. PinkFloyd, Queen…penso possa bastare…..

E’ appena uscito il tuo ultimo libro. Com’è nata l’idea?

Non e’ stata un’idea ma un dovere! “Superstite” e’ un libro autobiografico. Dentro le “sue” pagine navigano stupri verso una donna…era la mia donna.

Rubi alla realtà o i tuoi personaggi sono totalmente frutto di fantasia?

Niente fantasia…mi metto sempre a nudo verso tutto e verso tutti.

Quali sono state le maggiori difficoltà nella stesura della prima bozza?

Difficolta’ le trovo  quando non posso scrivere, il tempo e’ sempre poco, mi piacerebbe scrivere a tempo pieno ma ancora non e’ possibile.

Cosa ci puoi raccontare della tua esperienza editoriale?

Mi sono sempre autoprodotto. E’ meraviglioso vedere 2000, 3000, copie stampate, e li’ c’e’ il tuo libro, fantastico.

Sei fermo alla carta o ami anche gli eBook?

Sempre e solo penna poi in seguito riporto tutto sopra al computer.

Un buon consiglio a chi ha la sua storia nel cassetto e non ha ancora trovato chi gliela pubblichi?

Penso che scrittori si nasce, se non lo sei, se non “vivi” il tuo essere di scrittore ogni giorno non penso che un giorno vorresti pubblicare una storia. Forse mi sbaglio ma questo e’il mio pensiero.

Ti piace incontrare il pubblico? Ci sono domande che ti mettono in difficoltà ed altre che nessuno ti ha mai posto e cui vorresti rispondere?

Non amo il “branco” anzi…il “branco uccide! Poche persone ma buone, da poter contare sulle dita di una mano. Incontri seri e giusti quelli si!

Cosa pensi dell’invasione di autori stranieri?

L’arte e’ pane quotidiano per le nostre anime, ben vengano anche gli autori stranieri, ben vengano nuove emozioni, anche da un’altra parte del mondo.

Hai altri progetti letterari in cantiere?

Ho iniziato a scrivere “IL VECCHIO E IL BAMBINO”. Sono strafelice…

Lasciaci con una ricetta e/o una citazione.

Citazione di mio padre:”BENTORNATA DA CHI VIVE ASPETTANDOTI PER RITORNARE A VIVERE”.

Mamma era appena tornata da una vacanza, era partita da sola in quanto papa’ lavorava. Al rientro a casa trovo’ un bouchet di rose e all’interno c’era un biglietto…

Grazie di cuore Giallo e Cucina. Un abbraccio veramente sentito.



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