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Ero sul lago Titicaca in Perù, ormai quasi sei anni fa. Io e mio marito visitavamo le Islas Flotantes sul lago, abitate dalla comunità degli Uros, ed eravamo diretti all’isola di Taquile, dove per un paio di giorni avremmo vissuto insieme ai “comuneros”, i locali che insieme agli antichi mestieri e ad una vita praticamente priva delle comodità moderne tengono viva la comunità anche grazie all’ospitalità ai turisti. Era il 2009 e quello era il nostro viaggio di nozze. Perchè ve lo racconto? Perchè quel viaggio di nozze avevamo voluto farlo con un’associazione di turismo consapevole, Perù Etico. Ed è stata un’esperienza indimenticabile.
Quando viaggio, cerco sempre di farlo così, in maniera consapevole. E cerco di fare appassionare anche gli altri. Non sempre è facile, perchè (anche se fortunatamente è un’attitudine che va calando) ancora vedo in tanti occhi l’espressione di chi pensa (e spesso lo dice!): “Turismo responsabile? Ah allora posti scomodi, campi di “lavoro”, viaggi pesanti...). E devo essere sincera, visto che lavoro nel settore: a volte sono le stesse aziende del turismo a lanciare messaggi fuorvianti o semplicemente a non approfondire nella maniera giusta questo che è un approccio mentale innanzitutto, che può valere in ogni tipo di viaggio.
Per questo sono contenta quando incontro professionisti del turismo che, invece, ci credono. Come è stato con Laura Lombardi e Stefania Rigiroli. Loro sono due consulenti di viaggio della rete Evolution Travel, e le ho conosciute all’ultima edizione di Fa’ la Cosa Giusta, la fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili. Sono specializzate nel turismo responsabile ed hanno un blog, Io Viaggio Responsabile, dove ne scrivono e raccontano le loro proposte di viaggio.
Abbiamo chiacchierato (ovviamente!) anche di libri e letture, e quindi sono contenta di ospitare qui oggi proprio Stefania, che ci ha voluto regalare una bella riflessione sull’importanza dei libri per chi decide di fare turismo responsabile. E c’è anche un consiglio di lettura.
A lei la parola!
Qui ancora il “mio” Perù: il tripudio di colori della frutta nel mercato locale di Cusco
“Se leggere ed informarsi è importante prima di affrontare ogni viaggio, lo è ancora di più quando si decide di intraprendere un’esperienza di viaggio responsabile.
Cos’è il Turismo Responsabile? Leggi qui…
Ed io allora cosa sono qui a raccontarvi?! ;-)
Vi racconto perché io cerco di leggere il più possibile quando organizzo un viaggio.
Lo facevo prima di diventare consulente di viaggi e lo faccio ora per organizzare quelli dei miei clienti: prima di tutto una buona guida per capire il quadro generale, qualche nozione storica, le principali caratteristiche geografiche e ovviamente le attrazioni turistiche “da non perdere”… Se vai a Parigi devi visitare il Louvre, se vai a Londra non puoi tornare senza aver fatto anche un po’ di shopping e via dicendo… Poi c’è Internet: non può assolutamente mancare una ricerca su google con “viaggio a Parigi” o “viaggio a Londra” e la consultazione di siti di vario tipo, a partire da quelli istituzionali come Viaggiare Sicuri, fino alla lettura degli innumerevoli forum e blog con racconti di viaggio e suggerimenti.
Insomma, le basi: 1) ho letto tutta la guida più o meno attentamente; 2) ho consultato ogni sito Internet possibile su quel Paese; 3) ho chiesto ad amici e parenti che ci sono già stati di darmi qualche consiglio; 4) ho chiesto qualche preventivo alla mia Consulente di fiducia ;-) …e magari ho già anche prenotato. So tutto di quel Paese, ho imparato la guida e so persino dove andare a mangiare il terzo giorno e a che ora mi alzerò il quinto giorno!
E dove la mettiamo l’atmosfera che può regalare un viaggio? Le sensazioni, le emozioni, gli odori e i sapori? Bè, per quello ci devo ancora andare… Quando tornerò vi saprò dare anche queste informazioni!
Ma se invece iniziassimo a vivere l’esperienza completa del viaggio già prima di partire, magari leggendo un libro che racconta una storia ambientata proprio lì?! Ecco perché, dopo aver dato uno sguardo veloce alla guida, quello su cui concentro maggiormente la mia attenzione quando mi interesso ad una nuova meta, è in realtà la letteratura di viaggio! Solo così, gustandomi una storia lentamente, posso davvero immergermi nella cultura di quel Paese.
Attualmente sto per pubblicare una proposta di viaggio nello Zimbabwe, che include le principali tappe naturalistiche di questo meraviglioso Paese, ma anche la visita di alcuni produttori inseriti nella rete del Commercio Equo-Solidale. Ho iniziato quindi a leggere “Racconti africani” di Doris Lessing, che trascorse in Zimbabwe l’infanzia e l’adolescenza, ed il prossimo libro sarà la sua autobiografia. Ecco, questo è quello che faccio: cercare di vivere un Paese attraverso le storie di chi ci ha vissuto.Questa è anche la filosofia che sta alla base del turismo responsabile, perché affrontare un viaggio di questo tipo senza aver capito che cultura si sta per incontrare, può essere rischioso e davvero riduttivo. La consapevolezza delle differenze culturali e dell’impatto che posso avere come turista è fondamentale. Senza contare che partire avendo già in parte vissuto quel Paese, anche se solo nei libri, permette senz’altro di affrontare l’esperienza con un approccio più attento e più coinvolgente”.