Oggi giorno di spesa.
Già’ perché a Bolzano ieri, 1^ maggio tutti i negozi sono rimasti chiusi. Non che mi dispiaccia, tutt’altro, ma non vedo perché i sindacati protestino contro le aperture festive di negozi e supermercati e non di altre attività. Non parlo delle emergenze, ospedali, forze dell’ordine, pompieri, luce, gas, ma perché nessuno si scandalizza se a restare aperti sono i ristoranti ed i parchi giochi? Mah, forse sono altre categorie, differenti da quelle dei commessi.
Dicevo…giorno di spesa, ed iniziano le incavolature. Forse è perché con l’aumentare dell’età sono diventata meno tollerante.
Appena arrivata, ecco che c’è il problema parcheggio. I posti ci sarebbero, ma la maggior parte delle persone per non perdere tempo a far manovra posteggia a cavallo delle strisce, così dove ci starebbero due macchine ce ne sta una sola.
Poi il carrello: quasi tutti lo trasformano in cestino delle immondizie: guanti monouso, dépliants delle offerte, liste della spesa…Questo quando va bene, altrimenti ci trovi anche roba mangiucchiata ed altro.
All’interno andrebbe meglio però…
Solitamente sono molto tollerante con i bambini, meno con le madri che permettono loro di fare di tutto. Eccoli correre tra gli scaffali, tramutati in fortini del far west, urtando tutto e tutti, o urlare a squarciagola perché mamma non compra loro la merendina preferita. Un sano scapaccione ci starebbe bene, una sgridata o al limite un’occhiataccia anche. No, le mamme procedono imperterrite, come se nulla fosse e se avessero le orecchie tappate.
Infine alla cassa. Bene, cosa costa, mentre la cassiera batte lo scontrino, iniziare a riporre la spesa nella borsa? No, accumulano tutto, poi con molta calma pagano, magari chiacchierando amabilmente con l’amica che l’accompagna o la cassiera stessa. Intanto gli acquisti si accumulano, e la coda si allunga. Capisco se si tratta di una persona anziana, l’età ha il suo peso, ma non lo concepisco per persone di 30 o 40 anni.
E così arrivo a casa con il mal di stomaco per il nervoso, anche se so che non ne vale la pena, ma ormai la maleducazione impera dappertutto!
(e a proposito di incavolature, mi chiedo su chi ricadano i costi dei concertoni del 1^ maggio… sì, certo li sostengono i sindacati, ma in questo periodo non potrebbero pensare di più ai disoccupati e meno alle canzonette?)