Vangelis Meimarakis , leader di Nuova Democrazia ed Alexis Tsipras, leader di Syriza .Tra qualche ora uno di questi due avrà vinto, non si sa di quanto, le elezioni in Grecia. E sarà chiamato a formare una alleanza, non si sa quanto ampia, per varare un nuovo esecutivo. Secondo i sondaggi i due partiti sono appaiati. Ma le sorprese sono sempre dietro l’angolo..
Tsipras si è dimesso dopo lo sgretolamento del suo partito, Syriza. Una scissione interna, dovuta alle scelte prese dal Premier greco, ha fatto venire meno la maggioranza parlamentare al Governo. Da qui le dimissioni ed il ricorso alle urne. Le quarte consultazioni in poco più di tre anni.
Il leader di Syriza ha escluso alleanze con Nuova Democrazia. Meimarakis invece ha auspicato una Grande Coalizione con Tsipras, in caso di vittoria. ANEL, l’alleato nell’esecutivo di Sinistra nato a gennaio, potrebbe non raggiungere il quorum per sedere in Parlamento. Alcuni osservatori credono sia possibile un governo tra il vincitore (Syriza o ND) ed i due partiti ‘europeisti’ minori, PASOK e To Potami. Altri attori interessati sono il Partito Comunista Greco, gli scissionisti di Syriza ed i fascisti di Alba dorata
Il numero magico da raggiungere è 151 seggi, sui 300 del Parlamento. Se nessuna forza politica riuscirà a formare una coalizione in grado di governare la Grecia potrebbe tornare alle urne entro quale mese. Esito drammatico per il già fragile equilibrio politico nazionale.