E' quello che hanno fatto tanti comitati e associazioni della zona di Via La Spezia, Villa Fiorelli, e Via Appia: hanno ragionato, si sono incontrati, hanno partecipato ad una progettazione guidata da un gruppo di architetti e, per una volta, non hanno chiesto quello che in tutte le riunioni dei cittadini a Roma si chiede ("più posti maghine a aree pe i cani"), bensì hanno chiesto qualità urbana. Curiosità: questi comitati si sono coagulati e hanno fatto sinergia insieme prendendo abbrivio dalla apertura di Via La Spezia dopo l'inaugurazione della fermata Lodi della Metro C. La stessa fermata che, per livello osceno delle sistemazioni superficiali aveva fatto abbondantemente indignare anche noi ad esempio qui, qui e ancora qui (e in decine di altri articoli). Insomma come andiamo dicendo dal 2014, l'arrivo della Metro C ha peggiorato e non migliorato la situazione di Via La Spezia, il colmo dei colmi. Ci fa piacere pensare che questa mobilitazione civica sia avvenuta anche altre ai nostri tanti articoli sul tema che qualcuno avranno pure sensibilizzato.
Poco sensata l'idea di una ciclabile "ad anello" (brrr) che vada da Piazza Lodi a Piazzale Appio, ma molto interessante invece il progetto che si propone per Largo Brindisi. Già perché a quanto pare Roma Metropolitane e Metro C si apprestano a riconsegnare Largo Brindisi anche qui peggio di prima: niente cambi alla viabilità, niente miglioramenti, niente allargamento dei marciapiedi. Niente di niente. "Non ci sono soldi" vanno ripetendo. Per un'opera pubblica che sta divorando miliardi come un'idrovora insaziabile.
E così per i residenti di Largo Brindisi un decennio di cantiere, negozi falliti, anni e anni di pericoli, disagi e squallore avranno portato ad un nulla di fatto. Ecco perché il progetto in questione è importante: risarcisce, tra l'altro, i cittadini di quest'area. Lo spostamento dei flussi e l'eliminazione di una Via La Spezia trasformata in autostrada urbana prevede anche la pedonalizzazione di una parte - non tutta - di Viale Castrense per allargare i Giardini di Viale Carlo Felice e far sì che diventino un'area verde a cavallo tra i due municipi ed a cavallo delle Mura. Davvero un bel progetto che non potrà che essere completato da ciclabili leggere serie e una preferenziale invalicabile per il passaggio degli autobus (qui previsti su Via Taranto, ma se Via La Spezia rimarrà così larga tanto varrà metterci una preferenziale).
Perché ne parliamo oggi? Semplice: perché il consiglio del VII Municipio (lo stesso Municipio dove si preparano le zozzate su Via Albalonga eliminando la ripresa delle sedute, ma per fortuna dopo questo nostro articolo il provvedimento è rientrato) si appresta proprio nella giornata odierna a votare questo provvedimento. Ora, i Municipi contano purtroppo o per fortuna (a seconda della qualità, sovente molto bassa, di chi li amministra) come il due di bastoni quando regna coppe, tuttavia una approvazione di questo progetto sarebbe un piccolo, piccolissimo segnale di speranza per una città rasa al suolo anche nella sua speranza di migliorare in futuro.