Sono una donna e
una mamma fortunata, faccio parte di quell'esigua percentuale che, in cerca di
una gravidanza, non ha dovuto attendere molto per averla, in realtà non ho
dovuto attendere per niente. Due gravidanze, due mesi. Questo è quanto ci ha
voluto. Giusto il tempo di pensarlo, a mala pena di dirlo, e il desiderio era già
una lineetta rosa in più disegnata in uno stick. Non c'è stata bravura in tutto
questo ma solo fortuna e chissà cos'altro e aggiunto al fatto che in questi
nove mesi ho ricevuto solo il pacchetto base dei disturbi gravidanza, si può '
tranquillamente parlare di c..o. Non è per tutte così, anzi per molte non è
cosi. I concetti di facile e naturale, non si sposano con quelli di veloce e
scontato e alla fine si riducono a una manciata di giorni prolifici da beccare
come in un gioco d'azzardo. E così capita di incontrare una ragazza che
all'ottavo mese di gravidanza, ha lottato e sta lottando ancora per incontrare
il suo bambino.Tutto, iniziato spontaneamente, ha rischiato di bloccarsi più e
più volte e lei oramai, dall'inizio, vive sdraiata tra il letto e il divano. E'
una donna piccola di statura ma ad ascoltarla, ha l'animo di un gigante, forte
come la quercia, piantata sul suo giardino, ha già regalato a suo figlio la sua
vita. Si è aggrappata al suo sogno e al suo desiderio, con tutte le forze e
l'ha tenuto vicino a se, l'ha coltivato e cullato, stretto e protetto.Io che stamattina mi lamentavo per un week end di pioggia passato dentro casa, mi sento un'idiota di fronte ai suoi mesi passati nel letto. Mesi che a lei non hanno pesato e quasi non ne parla perché non sono loro l'importante, ma l'obiettivo ormai vicino. Ha passato la sua gravidanza tra medici e ospedali ma non ho sentito un lamento su questo. Ha fatto esami, analisi e visite per fino la pipi con il contagocce, ma mentre lo racconta, sorride. Ha le gambe gonfie e la schiena a pezzi, però tutto sommato dice di sentirsi bene. Le manca ancora un mese eppure dice di volerselo godere tutto, fino in fondo. Poi capita che mentre tu parli con lei, ammirando tanta forza e coraggio e imparando l'amore dalle sue parole, arrivi l'altra, con aria saccente e carrozzina all'ultima moda. Madre da poco ma stronza da sempre, che ascoltando poche parole, perde un'ottima occasione per stare zitta. "Mammina, ma come si fa a passare otto mesi a letto?....guarda io non l'avrei mai fatto......è una tortura....se succedeva a me, andava come doveva andare, questo sacrificio non l'avrei mai fatto.....la natura deve fare il suo corso...bla bla bla....." e giù di perle simili. Presa da istinti animaleschi ero pronta lì lì per togliermi una scarpa e stampar gliela in piena fronte e stavo per aprire il mio personale libro degli insulti, ma lei mi ha fatto l'occhiolino e mi ha fermato con lo sguardo, si è' chinata sulla carrozzina ed ha fatto mille complimenti alla creatura che c'era dentro. Quando si è rialzata, aveva le lacrime agli occhi ma sorridendo le ha detto "Non pensare che abbia fatto qualcosa di eccezionale, ho solo amato mio figlio!", poi ha salutato ed è tornata a distendersi.
