Avevo circa 15 anni quando subii un gol dalla distanza da puffo falegname.Puffo falegname, con la sua asse di legno e la sega nell’altra mano, era perfetto come estremo difensore della porta fatta con i Lego.Subire un gol dal portiere fu davvero un evento traumatico. Perché io a 15 anni giocavo a calcio coi puffi sul tavolo di formica della cucina, contro il fratellino, usando un dado da gioco come pallone. Seppi riprendermi in fretta da quell’incubo, andando in gol con puffo nero e col mio portiere puffo domatore.
Molto meno traumatico fu il primo di tanti baci l’anno successivo. Ci piacevamo e dopo mesi di interminabile attesa dovuta alla mia bietola timidezza… smack! Non so se sia perché magari ho perso i passaggi propedeutici della scuola media, ma fin dal debutto mi venne naturale esordire col bacio cosiddetto alla francese, ma, standomi altamente sul culo i francesi, preferisco chiamarlo “il bacio non da sfigati attori hollywoodiani perbenisti con labbra a saracinesca abbassata e lucchettata”.
Probabilmente grazie alla maggiore competenza di lei, tutt’oggi io sarei un perfetto troglodita se una donna mi chiedesse di baciarla senza lingua."Ehm... ok... dunque... Allora ti bacio sulla guancia? O sul naso? Ah no ecco! Ti bacio sul gomito! Magari faccio il risucchio, che dici? Un po' di sonoro bello sporcaccione, eh? eh? eh?"Uff! Insomma, se ti devo baciare sulla bocca, ti bacio!
Quello per me è il bacio! E non è necessario che ogni volta dentro il cavo orale si giri un documentario naturalistico sull’accoppiamento dei pitoni.Le lingue possono anche soltanto giocherellare, birichinarsi, solleticarsi, però devono esserci. La lingua è in bocca e il bacio si dà con la bocca!Non è che se ospito in casa un amico per vedere la Champions su Premium, questo arriva e mi chiede di uscire di casa che lo disturbo! Eh!
“Se volete pomiciare in casa mia fate pure, ma sappiate che io qua ci abito!” [la lingua]
Il poeta lo dice magnificamente in poche parole (probabilmente questo fa di lui un poeta): “Bacio o il morso civilizzato” [Camillo Sbarbaro]
Ecco, il bacio così inteso è pura passione, e il suo climax non è “trombare”, il suo scopo non è far abbassare le difese della femmina per poi sollevarle la gonna e fiocinarla senza pietà. Magari ci sono uomini acefali e abacianti che ragionano così. Ma a mio parere, col quale peraltro concordo: “Il bacio è una passione che brama se stessa.” [K.]
A volte conduce al basso ventre.Io, più sovente, devo trattenermi per non attaccarmi alla giugulare.Perché il bacio mi conduce al collo, mi scatena istinti di sbrano, e se non riesce a disinnescarmi una possibile accusa di omicidio vampiresco, è ben più convincente la minaccia esplicita “Se mi lasci un succhiotto pure stavolta ti prendo a schiaffi!”.
Che c’entrano il letto, il fottere, la vagina, il cazzo, con tutto questo?Quello è un reame a sé. Per me baciare significa mordere l’anima, addentare il cuore.Questo è un altro regno. E quando i due regni si alleano, scaturisce un impero.
Ma il regno del bacio non è vassallo a nessuno.
Sarebbe come non gustare una bruschetta, pensando che poi debba seguire per forza un lauto banchetto (e lei scostò le coperte ammiccando vaginalmente “ora sfamati, cowboy!”) oppure rinunciare al piacere di un profiterolle perché si è ormai sazi. “Ecco, adesso non mi fai le coccole, e ti giri subito dall’altra parte!”“(???) No tesoro, sto cercando una fiaba della buonanotte, così sei tu che ti addormenti e io posso dedicarmi in santa pace a coprire di baci tutto il tuo corpo”.
Perché il bacio può essere morso, il bacio può essere carezza.
“Bacio! Primula nel giardino delle carezze!” [Paul Verlaine]
E qui siamo già a un’altra tipologia di bacio, perché anche per il bacio esiste una gamma di varianti, un suo “Baciosutra” altamente voluttuoso. Quanto è bello baciarle il corpo dopo, durante e prima.Quanto è buono addentarle l’anima, ora e sempre. Slurp!
Pensate al potere del bacio.Non si può scopare ovunque, ma ovunque ci si può baciare.Il bacio è mio e lo gestisco io.Il bacio non richiede contraccettivi, ma pretende accettazione.Il bacio si gestisce comodamente, ma non volgarmente.La sanno lunga sui sentimenti, le puttane, che ai clienti concedono al massimo un bacio cabrio.Il bacio è più trasportabile di un i-pod e più potente di un’atomica.Giuda baciò Gesù, e i malavitosi stringono alleanza baciandosi.Oh, la forza del bacio! “Un potente alleato essa è!” [Master Yoda]
Dell'amata si anela il bacio e non lo sfintere anale.Ci sarà tempo anche per quello, e per fortuna (con buona pace del Roveto Ardente).Ma non merita alcun pertugio chi mentre bacia ambisce agli orifizi.A meno che non sia sesso e zumpa zumpa, e allora dov'è il problema?!Ma a quel punto mentre baciate non perdete tempo, e cominciate a smanettare sugli organi. A ogni figa il suo bacio.E anche una volta là sotto, il bacio ha comunque il suo trionfo: "Scendo a dare qualche bacetto anche a lei, sennò si ingelosisce..."
Insomma:"il bacio è tutta una questione di labbra: di solito i piccoli sentimenti privilegiano quelle grandi." [K.]
Un bacio sulla bocca può pulsare con l’armonia di ogni stato dell’animo, di ogni colore dell’umore, dal sangue che pulsa alla tristezza che riposa. “Scusa, stasera non ho voglia di fare l’amore”.Ma mai sentirete dire “Scusa, stasera non ho voglia di baciare”.(a meno che tu coglione non abbia un alito agliato).
Ecco, Obi, se cercassimo di pensarci singoli individui e non categorie banalizzate, come vivremmo meglio… vivremmo davvero al bacio! I luoghi comuni sono piacevoli (allo stadio ci stanno decine di migliaia di persone, e non è un brutto posto), sono invece disdicevoli i luoghi della mente quando sono frequentati con approssimazione annoiata. Così continuo a digitare senza occhiali, perché i blogger non sono tutti ciecati e magari qualcuno mette gli occhiali per non sforzare l’occhio sano visto che l’altro è un cicinino debole.
Così continuo a credere che ci siano femmine puttane e stronze e maschi puttanieri e idioti (non baciatori). Ma esistono anche uomini e donne, meno differenti tra loro di quanto si pensi, e molto più complessi e variegati di quanto farebbe comodo non pensare, ricorrendo alle categorie.
Ci vuole poco a parodiare Edmond Rostand e declamare “Un bacio, insomma, che cos'è mai un bacio? Un apostrofo rosa fra le parole "ti trombo"”. E Kisciotte si diverte a schernire tante finte “romanticherie” da mielismo ributtante, che ci circondano, e dietro le quali si nascondono femmine e maschi che vivono e muoiono senza sapere cosa sia un bacio.E parlano di Venere, Marte, e Saturno nella prima casa del Toro che si tromba Atena, perché l’hanno letto in qualche bestseller (e già questo dovrebbe far diffidare) di uno psicologo americano, che farebbe meglio a indagare come mai sua moglie esce sempre a comprare sigarette e sigari col ciuffo da quando si è chiuso in camera a scrivere il bestseller (o viceversa).
“Sul volto di ogni donna albeggia una pompa” [K.]
Però, in alcune stanze tutt’altro che comuni e molto segrete, bisogna smettere la facile maschera del giullare, per indossare l’armatura dell’emozione.
"Ogni bacio ha le labbra che merita" [K.]
Allora anche poche parole sono troppe: “Il bacio è un dolce scherzo che la natura ha inventato per fermare i discorsi quando le parole diventano inutili.” [Ingrid Bergman]
Così con questo articolo troppo lungo come al solito per le quali mi tirerai le orecchie, omaggio la mia prima fan-bloggeressa (la prima bloggeressa non si scorda mai).
Non ti dono una ciocca, perché non ho ciocche. Ma questo non vuol dire che io sia calvo! Come odio le donne che estremizzano, dio santo, le scorticherei tutte vive e poi le lascerei rosolare legate a un palo a fuoco lento, in modo da dar tempo alle formiche rosse di fare il loro lavoro sul corpo cosparso di miele. E nemmeno ti offro una slinguata ravanata sulle labbra sotto l’ombelico: per quelle bastano i rapa nui cacciatori di ostrichette, che a me poi le ostriche fanno pure schifo e se me la descrivi come un’ostrichetta, mi imprigioni ogni entusiasmo, e non c’è chiave nella top…pa che possa riattizzarlo.
Che è come se mamma orsa ti avesse svezzata a poppata di capezzolo e lingua salmistrata e poi, verso i 15 anni, in una sera post-incubo, te la avesse servita per cena e tu avessi esclamato “Bleah! Che schifo la lingua!”“Ma come, Orsacchiottuccia Bipolarina amore della mamma! Ti è sempre piaciuta così tanto!" "No! Cattiva lingua, brutta lingua!" "Uff! Voi giovani siete... tutti uguali!”
Ti mando solo un dispettoso e divertito soffio di vento, come quando si fanno le bolle di sapone.
Dalle labbra, sulle labbra. Quelle tra gli occhi e il collo.
K.
Ps:“(spero tu aggiunga che le differenze di genere esistono eccome...)” (Obi)mmm… non ho mai sentito nominare “il linguo”, magari è il nickname di un molestatore che gira la sera nei parchetti… mi risulta che “lingua” abbia solo un genere, non maschile e nemmeno femminile, perché fosse anche un bacio saffico, uno più uno non fa due ma fa "bacio".Probabilmente i generi esistono, boh, magari per i film… ma lo stai chiedendo alla persona sbagliata. Non lo faccio apposta, veramente!Perché se esistessero per forza i generi, io starei in una camicia di forza.Quindi ti concedo soltanto i generi alimentari… quelli sì! Yeppah! Yuk! Yuk! Yuk! Ecco! Vedi il potere del bacio?! Appena sfiorata con una brezza e già stiamo qua a discutere sugli alimenti!
psK.