Al bancone il cliente, a volte alticcio, annoia spesso con le sue chiacchiere un barista che lo ascolta, asciugando bicchieri. Ordino una birra (il personaggio di un mio romanzo ne beveva parecchie) e racconto al barista, che un editore mi ha chiesto di pubblicare un ebook. Questa esperienza è stata affascinante. Mi è piaciuta la leggerezza dell’editoria digitale, la sua dinamicità, i suoi tempi veloci.
Credo che ogni autore debba prima o poi fare un’esperienza con l’editoria digitale. Ma non nel senso di riproporre come ebook un proprio libro già uscito in edizione cartacea. L’ebook deve essere una creazione autonoma, che parte dal web e nel web ritorna, in un rapporto di creatività liquida e circolare. Solo così l’ebook potrà mutarsi da oggetto editoriale a vero e proprio soggetto narrativo. Ed è questa circolarità narrativa che potrebbe renderlo una boa di segnalazione e un faro per tutti quei lettori che navigano in quello che Saramago definisce il “mare infinito di internet”.
Angelo Ricci è scrittore e blogger. Ha pubblicato il romanzo Notte di nebbia in pianura (Manni) e ha partecipato all’antologia Nero Lombardia (Perrone Lab). Il suo ultimo oggetto narrativo è l’ebook L’ossessione per le parole (Errant Editions) http://erranteditions.wordpress.com/2011/11/29/lossessione-per-le-parole-angelo-ricci/