Ogni donna ha un piano B

Creato il 31 maggio 2012 da Junerossblog
 Direttamente dalla scrivania di Patrizia F.
Care amiche, vi piace il romance contemporaneo? Mi considero una vera appassionata di romanzi storici, ma ultimamente vado alla scoperta di libri ambientati ai giorni nostri, non senza qualche soddisfazione, ed è per parlarvi degli aspetti interessanti  non rari da trovare, secondo me, fra queste pagine, che entro in punta di piedi nel salotto rosa e frizzantino del blog.I miei più recenti acquisiti felici, nel settore contemporaneo, sono “Semplice Amore” di Jill Shalvis e “Ogni donna ha un piano B” di Sherryl Woods. Ambientati ai due capi degli States, ovvero, rispettivamente, nello stato di Washington e a Charleston, hanno in comune il tema, legato a un cammino di ricostruzione che giovani donne devono compiere per ritrovare se stesse e aprirsi all’amore, e personaggi maschili…ehm…notevoli sul piano fisico, ma anche sensibili, intelligenti, interessanti… (non si sente il sospiro sul video, vero?)Non farò spoiler, verrò invece all’aspetto saliente: sono romance, e fanno sognare, ma hanno anche quel pizzico di realtà che aiuta a immedesimarsi, e mescola la favola all’ottimismo, lasciandoci un sorriso. Scrivere dei tempi nostri permette, a mio avviso, maggiore libertà nel delineare un certo tipo di protagonisti. Oggi è certo più facile incontrare donne a cui la vita ha lasciato qualche cicatrice più o meno profonda, e che ogni giorno si confrontano con lavoro, famiglie complicate, rapporti di amicizia vecchi e nuovi, piuttosto che le trepide ( o intrepide) pulzelle che adoro negli storici. Ma, ancora più importante, questi notevolissimi uomini da contemporaneo, con muscoli, attitudine al lavoro manuale ( ebbene sì!) e brillante intelletto, possono permettersi perfino di essere un po’ ironici e divertenti, mentre certi adorati maschi alpha riescono in mille imprese…ma di rado regalano sana allegria alle loro dame.
 La passione c’è, più bollente nelle scene della Shalvis, un tantino più sfumata per la Woods, però non impedisce al lui di turno di spronare l’eroina a raggiungere obbiettivi propri…per poi amarlo anche di più. Entrambi i romanzi aprono una trilogia, e attendo i prossimi capitoli.
Tutto perfetto dunque? Qualche minimo appunto si potrebbe attribuire per il valore troppo “multitasking” dell’eroe di “Semplice amore”, che ha un numero imbarazzante di attività e ruoli, e per l’esilità del “piano b” all’inizio inseguito dalla protagonista della Woods: difficile credere che una donna in gamba, per quanto psicologicamente devastata, si aggrappi a una mezza promessa vecchia di un decennio…comunque, lieto fine e romanticismo sono assicurati. Vogliamo chiedere di più?   E che ne dite dell’ironia maschile, magari miscelata in modo esplosivo con sex appeal e patina d’arroganza?
Patrizia F.
 

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