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Ogni giorno e’ il 20 novembre

Da Transgenere

OGNI GIORNO E’ IL 20 NOVEMBRE

Il 20 novembre si celebra dal 1999 una triste ricorrenza ben conosciuta da tutta la comunità GLBTQI, il Transgender Day of Remembrance, un giorno in cui si evidenzia una drammatica situazione di fatto, certo, ma sopratutto una profonda denuncia.

Le vittime Trans assassinate nel mondo per odio transfobico sono tante, troppe e probabilmente i dati che conosciamo sono “per difetto” perché le statistiche non contemplano le uccisioni che passano in assoluto silenzio, espressione di una cultura della vergogna del giudizio sociale  e i suicidi causati dall’emarginazione, dalla disperazione per pressioni psicologiche. La violenza e l’ignoranza è insita anche nelle stesse parole dei media che ne denunciano l’accaduto, giornalisti che sbagliano ancora oggi dopo anni di sensibilizzazione da parte delle associazioni, aggettivi articoli e sostantivi che sono l’espressione logica dell’identità e quindi del pensiero di se di ogni essere umano.

Ed è proprio su ciò che è “logico”, su ciò che è coerente che vorremmo soffermarci a riflettere. Riflettere si, sulla morte brutale subita da queste persone, ma sopratutto sulla vita, persa ancor prima di essere stroncata. E quest’atto di logica coerenza non può non portare ad estendere, onestamente, il discorso sulla crudeltà e l’impotenza, sull’indifferenza, sulle richieste di aiuto inascoltate di una società intera a danno non solo delle persone Transessuali, ma di tante persone uccise dalla violenza maschile.

Sembrerà certo un’elaborazione ardita e contestabile perché ci accingiamo a spostare l’attenzione su una tematica più ampia, ma è nostra intenzione nulla togliere alle persone trans, anzi ricordarle come donne, uomini, figlie e figli, cittadine e cittadini. Il nostro è uno sforzo per tentare di capire il massacro che avviene sopratutto a danno di chi non è conforme e funzionale alla cultura maschista e sessista dominante nella nostra società

L’Associazione Trans Genere afferma che il 20 Novembre non vi è nulla da celebrare, poiché si celebrano vittorie o sconfitte. In quel giorno non vi è neanche il ricordo di qualcosa che è passato, noi non abbiamo da ricordare vite spezzate poiché ogni giorno le nostre vite e le vite da coloro che non sono nella norma sono stroncate dalla negazione al poter vivere la loro quotidianità in dignità e serenità.

Le nostre vite sono spezzate nell’emarginazione, nell’esclusione, nelle aggressioni, nelle offese, negli insulti, nei rifiuti, nell’impossibilità di poter accedere ad una quotidianità, nella richiesta pressante di doverci adeguare e di doverci nascondere. Noi non siamo persone che ricevono la morte nel momento in cui ci viene tolta la vita, ma siamo persone a cui vene chiesto di morire ogni giorno per vivere;

noi di Trans Genere il 20 di novembre rivendichiamo che la dimensione della transfobia non coglie solo le persone Trans, e che pertanto non può essere argomento occasionale tanto meno equiparato almeno in quest’occasione all’altro grave aspetto dell’omofobia.

Rivendichiamo l’assoluta serietà che questo giorno vuole richiamare come caratterizzazione di un intero anno, di lotta e di attività per l’affermazione del diritto alla vita, rivendichiamo che questo giorno e un giorno di tutti, ma che i molti non si possono permettere di strumentalizzare ai loro fini e consumi.

Rivendichiamo che la quotidiana morte che porta alla soppressione fisica di persone costrette alla marginalità pretende dalle associazioni, dai movimenti, dalle istituzioni, e dal tutta la società nel su complesso una LIMPIDA ATTENZIONE della dignità di tutti e tutte coloro che ne vivono la negazione.
A noi non interessa ricordare i nomi, come tasselli di un macabro puzzle, perché tutti i giorni abbiamo di fronte le loro storie, e non le possiamo dimenticare.

Associazione Trans Genere


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