Magazine Cultura
L'autrice:"Ho sempre voluto diventare una scrittrice, un'attrice o un'insegnante. E ho avuto fortuna: sono stata tutte queste cose! Sono nata nel 1965 a Spalato, in Croazia. Da bambina vedevo il mare dalla finestra della mia camera da letto. Quando avevo diciotto anni me ne andai per la prima volta a prendermi una laurea in Lingue e lettere straniere a Zagabria. Nel 1995 ho conseguito un master in letteratura. Ho preso anche una laurea in Studi diplomatici a Zagabria e Berlino, ma presto mi sono resa conto che la diplomazia non faceva per me: troppa politica! Così sono tornata al mare! Ma solo per lasciarlo di nuovo, nel 1994, e trasferirmi in Germania, a Erlangen, dove continuo a lavorare come insegnante di lingue straniere: tedesco, francese, inglese e croato. Inoltre, so anche parlare lo spagnolo. Posso dirlo: amo le lingue. Da ragazza mi chiudevo a chiave in bagno, senza vista sul mare, ad allenarmi a fare le facce allo specchio, interpretando emozioni diverse, gesti, parole, persino interi dialoghi. Durante i miei studi, ho finalmente avuto il coraggio di andare su un palco vero davanti a un pubblico vivo, e da allora non posso farne a meno. Quando avevo sei anni ho scritto la mia prima poesia. Su una mela rimasta appesa a un albero finché non avvizzì e cadde. Quattro versi. Quattro decenni più tardi, nel 2011, il mio primo romanzo "Jeden Tag, jede Stunde" ("Ogni giorno, ogni ora") è stato pubblicato dall'editore tedesco DVA. E come se non bastasse, il libro è stato venduto in 27 paesi ancor prima della sua pubblicazione. Mi sento travolta dalla fortuna per il fatto che le centinaia e centinaia di pagine che ho scritto stiano dando dei frutti. Sono lieta di trasmettere il mio amore per la lettura e la scrittura a diversi workshop e conferenze. Grazie per il vostro interesse in me e il mio lavoro" (preso dal blog dell'autrice)
Recensione:Un libro piccolino, solo 220 pagine, eppure già sta facendo parlare di sé provocando aperti dissensi, o totali consensi. Non pensavo che una storia del genere, che si legge in poche ore (un paio basteranno) e che racconta l'amore tra un ragazzo e una ragazza, iniziata nell'infanzia e durata un'intera vita, potesse provocare commenti così accalorati. Luka e Dora vivono in un paese di mare, in Croazia e trascorrono la loro infanzia insieme, diventando in poco tempo inseparabili. come se fin da piccoli già sentissero di appartenersi, di essere destinati l'uno all'altra. I loro giorni trascorrono in riva al mare, guardando le nuvole, parlando. Quando Dora e la famiglia dovranno trasferirsi in Francia, tutto sembra aver fine. Perdono qualsiasi contatto fin quasi a dimenticarsi della recirpoca esistenza. Ma, come in una bella favola, l'arrivo di Luka a Parigi darà loro una seconda occasione e da questo nuovo incontro l'amore non nascerà ma ritornerà, più vero e forte di prima. Da quel momento in poi, insieme all'amore inizieranno mille altre difficoltà, fatte di amori passati, di figli non voluti, di responsabilità gravose. Riusciranno Luka e Dora a vivere il loro amore, assecondando il destino che li vuole uniti, lottando contro quegli ostacoli che si presentano puntualmente sul loro percorso? Ogni lettore potrà dare la risposta che più si addice al proprio animo: romantico, cinico, sognatore, concreto. Cosa c'è di tanto detestabile e di altrettanto amabile in una storia come questa?L'autrice è stata criticata per lo stile, per le sue frasi brevi e spezzate, per la punteggiatura ricorrente dopo due sole parole... c'è chi in questo modo narrativo ci ha visto della poesia, chi invece l'ha trovato irritante e superficiale. I due protagonisti si amano, sanno che si ameranno per sempre, eppure fanno spesso delle scelte incoerenti coi loro sentimenti: c'è chi ha smontato passo passo tutta la storia, soprattutto il personaggio maschile e le sue scelte infelici, e gli stessi eventi che si susseguono, e chi ha vissuto il tormento di quell'amore difficile apprezzandone l'intensità e la portata. Dov'è la mia opinione tra le due correnti opposte?Devo ammetterlo: ho messo da parte il mio spirito critico. Non consapevolmente, ma perché di fronte al racconto di questo sentimento, mi sono ritrovata in atteggiamento di ascolto, con occhi e orecchie predisposte a ciò che mi veniva svelato. Ho vissuto la storia di Luka e Dora come una fiaba, con tanto di ostacoli tipici di ogni fiaba che si rispetti e con la forte speranza di un lieto fine. Non sono riuscita a criticare, pur non apprezzandole, le scelte di Luka: ogni storia d'amore ha il suo cammino, e la loro doveva andare in quel modo. Ho ascoltato i versi della Dragnic come se fossero onde del mare: ogni pagina mi sembrava contenesse in sé una musicalità, e non avrei mai potuto disprezzarne lo stile. Liberando la mente da ogni pretesa e aspettativa, mi è piaciuto molto. E ha continuato a piacermi anche quando l'ho visto analizzato e fatto a pezzi da altri lettori. L'ho sentito mio, l'ho sentito vivo. Sarà pure una storia impossibile, irreale, incoerente: dentro c'ho letto tanta vita e ci ho ritrovato tante emozioni. Felice di averlo incrociato nel mio cammino di lettrice.
Booktrailer:
Titolo: Ogni giorno ogni ora
Autore: Nataša Dragnić
Editore: Feltrinelli Editore
Pagine: 256
Prezzo: €15,00
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