Cosa succede dentro certi macelli mediatici dicono che dovrebbe non interessarci, anche perché il denaro che usa è il suo. Il suo? Ma certo, chi percepisce uno stipendio pagato da più di 50 milioni di Italiani, con una vigilanza stipendiata da più di 50 milioni di Italiani ha tutto il diritto di fare dentro le sue, per così dire, quattro mura quello che vuole, con il denaro che, ribadisco, percepisce da più di 50 milioni di italiani.
Orwell, deve essere stato il suo mentore. La data del 1984 e la Fattoria degli Animali devono essere stati i suoi libri di testo, probabilmente ci ha fatto la tesi di Laurea aggiuntiva, dopo aver studiato Giurisprudenza e discusso di Diritto Commerciale. Il Grande Fratello, e non quel programma televisivo dove vengono coltivate le sue “dolci erbette”, è praticamente tutto suo, sia quello mediatico che quello cartaceo.
Lo accusano dal 1989 di turpi intrallazzi e di connivenze varie, ma lui ne è sempre uscito in prescrizione, pulito. Sarà forse che ci sono leggi emanate durante i suoi mandati che lo hanno agevolato? No, non posso crederci, quel viso pulito e senza età, quel viso che ogni giorno appare sul piccolo schermo mi conferma che merita la definizione di Santo, di stare accanto a Sant'Antonio in tutte le piazze, anzi, di prenderne il posto.
50 milioni e più di Italiani, uomini, donne, gay, trans, lesbiche, preti, suore, operai, operaie, imprenditori ed imprenditrici gli pagano lo stipendio ed il canone, a lui ed alla sua scorta, la stessa scorta che ha fatto entrare a casa sua ragazze, come definirle se non disperate e piene di problemi familiari, pronte a tutto pur di fare un qualsiasi lavoro, dalla velina alla deputata, una cosa qualsiasi, pur di lavorare. Brave ragazze che vogliono uscire da brutti giri di droga, ragazze che non sanno dove sbattere la testa, ragazze buone e brave che credono a tutto, che nessuno le ha avvisate che quello che fanno fare loro non è un inchino a sua maestà.
Povere e disperate ragazze che hanno il solo difetto di essere giovani e belle, una vera maledizione, uno stato che impedisce loro di andare a lavorare alla catena di montaggio e per questo, essendo piene di voglia di fare, al montaggio e in catena ci vanno lo stesso, ma per nobiltà d'animo. Qualcuno, prima o poi se ne accorgerà di quanto siano generose avranno pensato, ed infatti, persone che capiscono il loro disagio, fanno loro bonifici per premiarle della loro prodigalità.
Ma chi siamo noi per giudicare! Ma quali donne non si sentirebbero fiere di ragazze così, quali padri non farebbero carte false pur di avere delle ragazze di così alto livello morale. Lavorano, anche in ginocchio, mentre gli altri si divertono alle loro spalle.
Ma chi siamo noi per condannare! Ogni uomo ed ogni donna dovrebbero prendere esempio da quest'uomo. Quale donna non vorrebbe essere al posto di quelle ragazze, ragazze simbolo di quest'era moderna, piene d'ambizione e carisma mediatico, pronte a dirsi cose per telefono che puntualmente possono smentire in diretta. Certo, dietro a tutto questo c'è la mafia....dietro e davanti.
Superfluo sottolineare che l'ironia che riempie queste mie righe serve a mitigare il senso di nausea che mi prende quando penso a questo argomento, perché il bicchiere ora ha traboccato definitivamente. Impossibile parlare di senso della morale, di decenza, di rispetto e dignità, di tutela dei minori eccetera eccetera, qui siamo completamente fuori dalla legge e fuori di senno. E' stata violata la donna, la figura femminile, che non può essere rappresentata da questo abominio e da queste bassezze, ma è stato violato anche l'uomo e mi auguro che siano davvero in pochi a riconoscersi in questa specie di deus ex machina.
Il Porco va difeso da tutti questi attacchi, da tutti questi ricatti, morali e non?
Ogni riferimento a cose o fatti è puramente inventato, frutto di una vivida immaginazione.
Abbiamo voluto aderire anche noi a questa iniziativa di cui abbiamo preso conoscenza attraverso il blog di Norma Carpignano. Non abbiamo postato una ricetta perchè non volevamo "offendere" il maiale, quello a quattro zampe, ma la mia voce e anche quella di Sabrina, l'abbiamo voluta fare sentire.