Se il disco postumo di Johnny Cash si è rivelato un lavoro emozionante e riuscito, a Michael Jackson le cose sono andate un po’ meno bene, con un album che fin dalla vigilia ha suscitato varie polemiche sul fatto che alcuni brani non fossero cantati da lui in persona. E il dubbio in diversi pezzi effettivamente viene.
L’album si apre con “Hold my hand”, un duetto con Akon che sembra più un pezzo di Akon che di Jackson. E nemmeno uno dei migliori di Akon, quindi fate voi.
“Hollywood tonight” ha il classico ritmo e i classici versi di Michael, ma sono quasi sicuro che a cantare sia un clone. Magari cantasse il suo fantasma e invece credo sia solo un imitatore.“Keep your head up” è il tradizionale lentone e forse qui è Michael a cantare veramente. Ciò non toglie che sia un pezzo proprio noioso. “Heal the world” era tutt’altra cosa.“(I like) the way you love me” ha un pianetto carino e un ritornello pop piacevole. Prima cosa decente fin qui sentita.
Michael Jackson - (I Like) The Way You Love Me by Charmmy
“Monster” con 50 Cent vorrebbe essere un pezzo horror sullo stile di “Thriller”, ma finisce per sembrare una brutta copia di “Beautiful monster” di Ne-Yo e di “Scream” dello stesso Michael. Se l’intento era fare paura ci riesce anche, ma non in senso positivo.“Best of joy” è un pezzo stucchevole e zuccheroso che risulta pesante persino per il periodo natalizio. A quanto ne sappiamo, l’interprete della canzone potrebbe anche essere Cartman di “South Park” che imita Michael Jackson.“Breaking News” è il primo (terribile) pezzo che era venuto fuori dalla raccolta, poi è stato ritirato perché non è palesemente cantato dal vero Michael.(I can’t make it) another day” è arricchita da un suond rock grazie alla presenza di Lenny Kravitz e Dave Grohl e a cantare sembra esserci il vero Michael; tanto basta per farne il pezzo migliore della raccolta.
another day ft. lenny kravitz (produced by lenny kravitz) by user1329731
“Behind the mask” suona come la B-side di una B-side dei vecchi tempi ed è così piena di effettacci e un sax messi lì a casaccio da risultare insopportabile.Gran chiusura (si fa per dire) con “Much too soon”, lentone da sbadigli.
È vero che l’MJ degli ultimi anni non era più (musicalmente e fisicamente) quello dei tempi di “Thriller”, però non si meritava un album che suona così finto, plasticoso, svuotato di ogni emozione, totalmente privo della sua personalità e fatto di scarti, di abbozzi di idee mal riuscite, di aborti di canzoni. Sono pronto a scommettere che Michael Jackson non avrebbe avuto nessuna intenzione di uscirsene con un lavoro fatto alla cazzo di cane come questo. Un disco freddo come un cadavere.(voto 4)