Sperare per il meglio ma prepararsi al peggio, sempre. Tremore al cuore, annebbiamento del cervello, la vita della persona che vi ama è una vostra responsabilità.
di luanalagiak
“Houston, we have a problem”.
Quante volte abbiamo sentito invocare questa citazione? Social network, sms o cinefili amici con svariati problemi, hanno sussurrato questa frase alle nostre orecchie, spesso per il necessario bisogno di vomitare l’anima parlando dei problemi sentimentali che li attanagliavano…perché prima o poi un problema sentimentale ce lo abbiamo tutti.
Oh! San Valentino…quando ogni mosto diventa vino…ops, no ho sbagliato festa…Non devo andare ad ubriacarmi per celebrare il vino novello stasera, San Valentino è la dolcissima festa degli innamorati e dei cioccolatai…è quando ogni mostro diventa divino!
La vita attraversa gli anni come una freccia…penetrando le illusioni e le disillusioni, ma vuoi o non vuoi, odiato o non odiato, i conti con San Valentino li facciamo tutti. E’ inutile stare a fare i cinici, a prendere in giro le coppiette con la scatola di cioccolatini in mano, a fare stupido sarcasmo su chi celebra questa festa, sfido io anche la persona più arcigna al mondo a non scaldarsi il cuore e sciogliersi in un sorriso per un mazzo di fiori ricevuto alla porta di casa. Bene, analizzata e accettata la condizione “festeggiamento moderato”, andrei ora a parlare delle leggende metropolitane e casi esagerati e disperati che ogni festa, ovviamente, evidenzia. Quando Eros (nei febbraio più freddi indossa calzamaglie e si muove sotto le mentite spoglie di Robin Hood) scocca il dardo avvelenato d’amore, la vita della persona colpita cambia. Non ho mai ben capito dove la freccia di Eros colpisca, ma io dubito che vada a trafiggere i cuori…credo più che altro che ad essere trafitti siano i cervelli. Cambio di personalità, potenziamento o annebbiamento dei sensi, contatti paranormali, allucinazioni, perdita di appetito e sonno… questi sintomi non si legano bene ad un trauma cardiaco. L’amore però è bello, l’innamoramento è felice. Vivere e respirare l’altra persona, sognare di cucirtela addosso, pelle a pelle, guardare il telefono aspettando che ti chiami, sentire il suo odore sui tuoi vestiti, rendono il periodo dell’innamoramento come il periodo più bello della tua vita.
Poi però, l’alba di un mattino come tanti altri, vieni svegliato da un rumore sinistro che proviene dalla tua cucina, hai paura, prendi la pistola, corri e spari quattro colpi. Bum – Bum – Bum – Bum. Il cervello della persona che ami è stato colpito per la seconda volta, non da un dardo ma da un proiettile. Cos’hai fatto? Hai distrutto il sogno di una persona che era lì per te, per festeggiare il giorno degli innamorati con una sorpresa architettata da giorni. Non sempre l’amore ha risvolti positivi. Soffermatevi a pensare che la parola amore proviene da “mar” –morte- Amar – starebbe per NON morte. Le due cose sono effettivamente collegate. L’amore, infatti, è l’assassino più crudele, fisico o psicologico che sia. Tra quelle famose persone numerose che hanno avuto problemi d’amore, almeno il 95% di loro sono un po’ morte a causa di questo. Non muori davvero, muore una parte di te, cessa di esistere, le luci si spengono, gli odori si affievoliscono, essere negativi però non porta mai da nessuna parte: Sperare per il meglio ma prepararsi al peggio è l’atteggiamento giusto con cui affrontare la vita in generale. Tutti facciamo degli errori, ma siamo esseri umani, la paura non deve mai prendere il sopravvento, la strada giusta per la felicità è la fiducia. San Valentino è solo un giorno in più per riflettere, riflettere su ciò che c’è, ciò che non c’è e ciò che passa. Se amate, avete la responsabilità della vita della persona che vi ama, non date mai nulla per scontato, perché quel “prepararsi al peggio” potrebbe arrivare in ogni momento. Regalate un fiore a chi amate. Regalatelo sempre.