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OK, il prezzo è giusto!

Creato il 04 novembre 2013 da Patuasia

Questa è bella! Il noto, notissimo critico d’arte, Paolo Levi, quello che con SVEART (la squallida esposizione di squallide operucole di giovani e meno giovani artisti costata 500.000 euro per non portare nulla, se non, appunto, squallore!) avrebbe messo all’angolo la Biennale di Venezia, oscurato i fasti delle più importanti manifestazioni artistiche internazionali, si mette a disposizione degli artisti per certificare con apposito “Attestato di valutazione” le loro opere. Al modico prezzo di 280 euro per dieci creazioni l’eminente intenditore di provata esperienza ne darà il giusto prezzo, al quale aggiungerà una breve citazione critica. Ventotto euro a quadro per sapere a che cifra venderlo-per-non-svenderlo. Una cifra modica che solleverà i pittori, i fotografi, gli scultori… dallo “scomodo ruolo di autovalutazione a cui gli artisti spesso devono sottostare, aumentando la possibilità di essere presi in considerazione da collezionisti e galleristi d’arte“. Secondo il critico di alto prestigio è il prezzo giusto che fa l’opera. Infatti, Paolo Levi, ha dato motivo di credere di essere più appassionato ai soldi che all’arte. Così tanto che è disposto ad affrontare il ridicolo, come in questo caso, pur di raggrannellare qualcosa. Eggià, un’altra regione ignorante e sprecona come la nostra dove la trova? Perché quei 500.000 per la cagata che si è rivelata essere SVEART, non erano il prezzo giusto.


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