Avevo in mente tutt'altro post oggi, un Pulp Wednesday in perfetto sincrono con Pentapata.
Il cicciotto è a casa malato e ha ridotto il salotto neanche fossero passati gli unni. Ho le foto.
Ma mentre mangiavo ho avuto la malsana idea di aprire un giornale arrivato per posta.
Ed ecco invece che me ne è venuto fuori uno (di post) in perfetto tema del mese di GC.
La rivista in se non ha niente di malefico, anzi nel suo genere (pediatria e affini) direi che è una delle migliori.
C'era un articolo sul parto che però mi ha fatto andare l'insalata di traverso.
Del mio parto ho già parlato qui e non ho nessuna voglia di riesumare. Però leggere di una "nascita orgasmica" mi ha lasciato alquanto perplessa, per non dire anche arrabbiata.
Nell'articolo si parla di come il parto possa essere, anzichè un atto doloroso e traumatico, un evento piacevole e da ricordare. Secondo le intervistate gli ormoni e gli organi stimolati sono gli stessi che si attivano nel fare l'amore. Ci sta, vero tutto.
Ok, io magari potrò anche considerare il mio parto di serie B perchè dopo un travaglio di 12 ore mi hanno tagliato la pancia per farlo uscire e tanti saluti all'orgasmo, però il travaglio l'ho "goduto" tutto e posso garantire che i miei orgasmi sono qualcosa di completamente diverso.
L'articolo continuava su come si può realizzare una nascita orgasmica. Difficile in ambiente ospedaliero, meglio in un luogo intimo e non dimenticare prima di procedere al parto di risolvere i propri eventuali traumi sessuali.
Non voglio dire che sia fantascienza, ma perchè farlo sembrare un evento possibile se solo ci si impegna? Perchè negare che la donna soffre, e tanto?
Ecco volevo solo condividere con voi questa cosa. Perchè per me non è stato così.