OLANDA
CILLESSEN – Non è un mostro di sicurezza, vero. Ma compie due ottimi interventi ed è esente da colpe nel goal messo a segno da Giovani dos Santos. Presente. VOTO: 6,5
VERHAEGH – Schierato a sorpresa da Van Gaal, che lo preferisce a Janmaat, delude ampiamente le attese. Soffre dannatamente Layun e chiunque gli graviti dalle sue parti. Anonimo. VOTO: 5 SUBENTRATO —-> DEPAY – Entra e, complice anche il cambio di modulo, dà la scossa alla compagine olandese. Argento vivo. VOTO: 6,5
DE VRIJ – Il migliore, per distacco, del terzetto difensivo centrale olandese. Sicuro, puntuale, grintoso, gioca un bellissimo secondo tempo e, quando gravita dalle sue parti, argina abbastanza bene il volenteroso Peralta. In palla. VOTO: 7
VLAAR – Soffre spesso le punte messicane, decisamente mobili e tecniche. Migliora alla distanza, guadagnandosi una stiracchiata sufficienza. VOTO: 6
BLIND – Parte centrale di sinistra della linea difensiva a tre olandese, ma – complice l’infortunio di De Jong – viene avanzato a mezzala dopo solo dieci minuti. Non gioca una gran partita ed ha sul groppone il goal messicano. Si riscatta parzialmente nel finale. Da lui, però, ci si attende un contributo qualitativamente (e quantitativamente) migliore. Incerto. VOTO: 5
KUYT – Commovente. Parte a sinistra nel 5-3-2 iniziale, finisce a destra nel 4-3-3 dell’arrembaggio olandese e gioca un match semplicemente stupendo. Generoso, volitivo e mai banale. Trentaquattro anni e non sentirli. Highlander. VOTO: 7,5
WIJNALDUM – Un pesce fuor d’acqua nel primo tempo: svogliato, mai in partita, incapace di incidere nel match. Migliora quando la squadra passa al 4-3-3 e inizia a giocare un calcio decisamente offensivo. Diesel. VOTO: 5,5
SNEIJDER – Con il cambio di modulo, e complice il risultato da ribaltare, viene liberato da compiti difensivi ed esplode in tutta la sua magnificenza. Decisivo il suo goal che, a quattro minuti dal novantesimo, riapre un match che sembrava chiuso. La classe, d’altronde, non è acqua. Determinante. VOTO: 7
DE JONG – Esce per infortunio dopo solo dieci minuti. In bocca al lupo. S.V. SUBENTRATO —-> MARTINS INDI – Entra a freddo ed appare un po’ troppo insicuro. Spostato a sinistra fa meno danni, ma si rende protagonista di diversi errori tecnici. VOTO: 5,5
VAN PERSIE – Impegna la solida difesa messicana, che, però, riesce spesso ad imbrigliarlo. Cala nel finale e viene giustamente sostituito da Huntelaar. La sua prova, complessivamente parlando, resta comunque sufficiente. VOTO: 6 SUBENTRATO —> HUNTELAAR – Entra e trasforma un rigore pesantissimo. Iceman. VOTO: 6,5
ROBBEN – Si procura il rigore, impegna Ochoa in un paio di situazioni e, spesso, fa a fette la difesa messicana. Alieno. VOTO: 7,5
MESSICO
OCHOA – Compie tre prodezze, ma si deve arrendere al tiro imparabile di Sneijder e al rigore di Huntelaar. E’ lui, per distacco, il migliore della spedizione brasiliana della Tri. Miracoloso. VOTO: 7,5
AGUILAR – Spinge poco sulla destra, costretto principalmente a compiti difensivi. Finché la squadra non si schiaccia gioca una partita più che dignitosa, mentre nel finale si fa travolgere dall’onda arancione. VOTO: 6
RODRIGUEZ – Bene nel primo tempo, male nella ripresa. Fatica su Robben e non dà mai la sensazione di poter contare ciecamente su di lui. Insicuro. VOTO: 5,5
MARQUEZ - Gioca una partita generosa, da grande capitano e condottiero della Tri. Commette, però, due errori grossolani: nel primo, non controlla una palla a metà campo e lancia il contropiede olandese a campo aperto, non finalizzato solo per l’intervento disperato (forse irregolare) di Hector Moreno su Robben; nel secondo, invece, commette un fallo inutile, quanto stupido, su Robben, che costa un calcio di rigore a favore degli avversari. Poco lucido. VOTO: 5
HECTOR MORENO – Esce dal campo infortunato, dopo aver chiuso alla disperata su Robben. Gioca un ottimo primo tempo, rendendosi utile, talvolta, anche in fase offensiva. Non gioca il secondo tempo. E la sua assenza, purtroppo per i messicani, si sente. Prezioso. VOTO: 6,5 SUBENTRATO —> REYES – Parte piano, ma cresce alla distanza. Il migliore della linea difensiva a tre messicana nel secondo tempo. VOTO: 6
LAYUN – Tanta generosità, qualche buon spunto, ma anche qualche imprecisione tattica e tecnica di troppo. Nel complesso, non demerita. Stantuffo. VOTO: 6
HERRERA – Qualità e quantità. Corre, si inserisce e, a differenza di altre occasioni, non si fa disprezzare neppure in fase difensiva. Moto perpetuo. VOTO: 6,5
SALCIDO – Si piazza davanti alla difesa, svolgendo dignitosamente il proprio compito. Cala un po’, come tutta la squadra, durante l’arrembaggio all’arma bianca olandese. Esperienza al servizio della squadra. VOTO: 6
GUARDADO – Corre tanto, qualche buon inserimento e impegno costante. Nel secondo tempo, però, il rendimento scende vistosamente. Corrente alternata. VOTO: 5,5
PERALTA – Non tira mai in porta, vero. Ma apre spazi, si muove su tutto il fronte offensivo e spesso libera al tiro i compagni di squadra. Esce fra gli applausi, forse troppo generosi, del pubblico di fede messicana, che lo considera un vero e proprio idolo. Di stima e per l’impegno. VOTO: 6 SUBENTRATO —-> HERNANDEZ – Ha solo un quarto d’ora per lasciare traccia nel Mondiale. Forse sono pochi. Lui, però, delude per l’ennesima volta. Impalpabile. VOTO: 5
DOS SANTOS - Spina nel fianco della difesa olandese, mette a segno un golaço da applausi a scena aperta. Esce, inspiegabilmente, per motivi tattici. Fondamentale. VOTO: 7 SUBENTRATO —> AQUINO – Entra nell’ultima mezz’ora, quando l’Olanda prende in mano il comando del match. Non incide. VOTO: 5,5