"Un remake di Oldboy? Ma che davero?"
Oldboy (USA 2013) Regia: Spike Lee Sceneggiatura: Mark Protosevich Ispirato al manga: Old Boy di Garon Tsuchiya e Nobuaki Minegishi Cast: Josh Brolin, Elizabeth Olsen, Samuel L. Jackson, Sharlto Copley, Michael Imperioli, Hannah Ware, Pom Klementieff, Lance Reddick, James Ransone, Max Casella, Rami Malek, Hannah Simone, Grey Damon Genere: revenge Se ti piace guarda anche: Oldboy (2003), Io vi troverò, Taken – La vendettaCi sono due tipi di remake: - I remake inutili - I remake inutili e schifosi
Veramente non erano questi i due tipi di remake che volevo individuare. Ci sono altri due tipi di remake: - I remake fatti per questioni temporali, ovvero quando si
Oldboy di Spike Lee appartiene a quest’ultimo tipo di remake. Di certo non al primo, visto che è il rifacimento di un film recentissimo, l’omonimo Oldboy del 2003 di Park Chan-wook. Si è passati così da un’ambientazione sudcoreana e da un tipo di revenge movie molto orientale, a un thriller molto americano. La domanda è: perché? Io in generale sono contro i remake. Nella maggior parte dei casi si tratta di prodotti che cercano di sfruttare senza troppi sbattimenti l’idea brillante avuta da qualcun altro. A essere gentili si può parlare di rielaborazione creativa. Ma rielaborazione creativa stocazzo! Chiamiamo le cose con il loro nome: furto o, per essere più eleganti, scopiazzamento.
"Dopo questo film, per la vergogna non esco più da qui."
Nell’arte del remake gli americani sono dei professionisti. Stanno diventando quasi peggio dei cinesi. Battuta razzista taaac, alla faccia del politically correct alla Fabio Fazio. In alcuni casi, l’operazione può anche avere un senso. Homeland ad esempio è ispirata a una serie israeliana, The Killing a una danese. Considerando che il grande pubblico difficilmente avrà visto gli originali, ci può stare. Il film sudcoreano Oldboy non sarà stata un campione di incassi, però è un piccolo grande cult piuttosto noto. Era uscito persino nelle sale italiane. Ricordo che a vederlo c’ero io insieme a quattro gatti, ma se non altro era arrivato anche nei nostri cinema. Si tratta inoltre di un film d’autore, di nicchia, non è una pellicola che sembrava prestarsi a un adattamento commerciale. Infatti questo remake si è dimostrato un flop mostruoso.Non si capisce poi il passare da un Autore cinematografico dalla sua forte impronta stilistica come Park Chan-wook a un altro Autore, un grande Autore, almeno fino a qualche anno fa, come Spike Lee. Perché un regista con una carriera ancora brillante, il suo ultimo film degno di nota, Inside Man, risale al non lontano 2006, decide di cimentarsi con una pellicola a suo modo perfetta, efficace e non migliorabile? È un mistero destinato a non trovare risposta.
I remake in genere sono inutili, questo appare quindi ancora più inutile già in partenza. Lasciamoci però alle spalle, per quanto possibile, il ricordo del film originale. L’ho visto una sola volta, una decina d’anni fa, e non l’ho più rivisto. Non perché non mi fosse piaciuto, tutt’altro. Mi aveva davvero angosciato nel profondo, come poche altre pellicole. L’inquietudine presente in quel film qui è invece del tutto evaporata. Spike Lee non dirige male. Tecnicamente il suo lavoro è valido e in alcuni passaggi rende omaggio all’originale. A mancare è l’atmosfera, è quel non so che che rende un film unico, speciale, irreplicabile e irremakeabile (ho inventato una nuova parola, americani non copiatemela, per favore). Quelle parti grottesche, al limite del kitsch, che rendevano così speciale l’originale, avevano un senso all’interno del loro contesto orientale. Scopiazzate malamente qui all’interno di un contesto pulitino e precisino da thrillerino medio americano appaiono solo delle forzature ridicole. Questo remake è ridicolo. L’originale faceva star male fisicamente, tanto intenso com’era. Questo rifacimento fa ridere, al massimo. A un certo punto semplicemente stufa.
"Svegliati Josh, il film è quasi finito."
"Uff, lasciami ronfare fino ai titoli di coda..."
Vogliamo salvare qualcosa? NO! Questo film non s’aveva da fare, e non è finita qui, perché il risultato è persino inferiore alle più catastrofiche attese. Più che all’originale, di cui sembra una parodia, finisce per somigliare a schifezze con Liam Neeson come Io vi troverò e Taken – La vendetta. Oldboy firmato Spike Lee è in pratica la versione americana e soprattutto la versione scazzata di un grande film sudcoreano. Un caposaldo del genere revenge movie che a questo punto grida: “Vendetta!”. (voto 2/10)