Fino al 3 novembre 2015, Napoli diventerà una città «elettronica», sì perché sarà lo scenario di un festival particolarissimo dedicato alla letteratura: OLE.01, a conferma di quanto ormai la lettura si esegua in modi differenti fra loro, e in molteplici forme come appunto l’elettronica, che fa capo a questo evento.
Il Festival Internazionale della Letteratura Elettronica è sostenuto dalla Commissione Europea in stretta collaborazione con la Regione Campania e il Comune di Napoli, assessorato alla Cultura e al Turismo.
Ma vediamo meglio di che cosa si tratta, direttamente dalle parole di Lello Masucci, Direttore Artistico dell’evento: «Si tratta di una grande rassegna che porta per la prima volta in Italia i grandi artisti internazionali della “letteratura elettronica”, un Festival che intende conoscere e far conoscere, indagare e riflettere su come le tecnologie ed in particolare il web influenzino l’arte e la letteratura nei suoi vari aspetti, dal racconto al romanzo, dalla musica al video alla fotografia, danza, teatro, poesia o alla pittura.
Le tecnologie non hanno solo cambiato il modo di produrre o di fruire l’arte, ma ne hanno cambiato i contenuti, l’espressione, mutando persino il linguaggio: dagli ipertesti al racconto utilizzando lo stile dei post sui “social”, ma anche alla poesia espressa nei 140 caratteri dei “tweet” o in sms, dal giornalismo partecipativo ai romanzi collettivi scritti sui blog alle installazioni video capaci di inter agire con il visitatore, o alle “fiction interattive”. Fino agli ebook che invece che trasporre i libri tradizionali, nascono già pensati per l’interattività e la multimedialità dei device. La tecnologia ha messo a disposizione della creatività dell’uomo straordinarie potenzialità, in grande parte ancora da indagare».
Così quello che è ormai da un po’ un appuntamento ricorrente in altre grandi città del mondo, come New York, Londra o Berlino, finalmente giunge in Italia e lo fa nella capitale partenopea che, in quanto a tradizione culturale, è rinomata. Si considerino, per esempio, i vari sviluppi della poesia e della drammaturgia di Ernesto Murolo, che con Salvatore Di Giacomo, Libero Bovio e E.A. Mario – pseudonimo di Giovanni Ermete Gaeta –, è l’artefice dell’epoca d’oro della canzone napoletana; ma anche la lunga tradizione teatrale, di cui i massimi esponenti sono Eduardo Scarpetta e il figlio Eduardo De Filippo.
Un evento, quello dell’OLE.01, che dimostra quanto la stessa Napoli, che pure è legata alla lunga tradizione di antica memoria, sia pronta ad aprire le sue porte all’innovazione e alle forme di sperimentazione artistica, arricchendo ulteriormente il suo patrimonio culturale. Napoli, dunque, diventa la capitale della letteratura elettronica in Italia, coinvolgendo così tutte le generazioni. Il claim di questa iniziativa è, infatti: «Electrify your immagination», metafora con cui si vuole intendere l’odierna offerta didattica e formativa caratterizzata dall’e-letterature, che innesca nuove reazioni sul lettore.
Ad accompagnare l’evento, ci sarà una kermesse con gruppi musicali e artisti in diverse zone della città: Palazzo Reale, Palazzo Reale, Maschio Angioino, Castel dell’Ovo, Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore (Sala S. Tommaso), PAN Palazzo delle Arti di Napoli, Conservatorio San Pietro a Majella, Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Piazza Dante, Piazza del Gesù Nuovo, Villa Bruno di San Giorgio a Cremano, Villa Vannucchi di San Giorgio a Cremano. Un’occasione in più per coinvolgere i cittadini e i tutti i visitatori, facendo conoscere meglio la realtà del posto.
Ma quali sono le caratteristiche base della letteratura elettronica? È conosciuta, infatti, anche come letteratura digitale, e-Literature o eLiterature, ed è quel particolare fenomeno che consente di unire i testi alle immagini – che possono essere statiche o dinamiche –, ai suoni, creando un nuovo tipo di testualità, tramite l’uso di metodologie innovative e creative. Alcune forme diffuse dell’Electronic Literature sono le novelle scritte sullo stile dei posti di Facebook, o le poesie in 140 caratteri di Twitter, ma anche i romanzi collettivi scritti sui blog, o le web serie.
Il Festival sarà diffuso e promosso con la tecnologia stessa, poiché sarà distribuita una OLE card e un’applicazione ufficiale sul Web con accesso gratuito, che permetterà al visitatore di conoscere il programma per interno ed eventualmente di usufruire di sconti e agevolazioni presso le strutture convenzionate. Inoltre, l’evento sarà trasmesso integralmente in streaming sulla Web TV della OLE. Durante lo svolgimento della manifestazione, sarà realizzato anche un documentario, oppure sarà creata un’antologia dei lavori pubblicata – sia in forma cartacea, sia digitale –, dall’Editore Liguori di Napoli.
L’OLE è un evento importante per due ragioni: sia per la possibilità di valorizzare la cultura digitale, sia perché è vincitore del POR Fesr 2007/2013 La cultura come risorsa. Ragioni che hanno spinto anche gli artisti internazionali a partecipare, che esibiranno il proprio lavoro mediante l’organizzazione di eventi, video conferenze, workshop a tema, proiezioni di videopoesia in 3D e altre iniziative interessanti che coinvolgeranno ulteriormente il pubblico.
Written by Maila Daniela Tritto
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