Dagli studi francesi ad opera di Valnet e Belaiche, vengono messe in evidenza le proprietà battericide e batteriostatiche degli oli essenziali,che a oggi permettono di realizzare una aromaterapia mirata ed efficace in molte patologie infettive; ma che oli utilizzare e per quali situazioni specifiche dipendono dal “terreno” di ciascuno di noi e quindi dagli squilibri di fondo che permettono l’insediarsi del malessere. nel trattamento delle infezioni gli aromaterapeuti ne analizzano ampiamente i vantaggi rispetto agli antibiotici di sintesi, ad esempio:
l’assenza di tossicità rispetto alla flora batterica intestinale,
l’assenza di fenomeni collaterali dovuti al malassorbimento,
gli agenti batterici oppongono scarsa resistenza alle essenze,mentre si sa che l’abuso di antibiotici di sintesi ha creato un aumento della resistenza dei germi,
infine lo spettro di azione delle essenze è incomparabilmente più vasto rispetto a quello degli antibiotici di sintesi.
Alle proprietà antisettiche degli oli essenziali si accompagna una notevole proprietà cicatrizzante, soprattutto in piante come la lavanda, rosmarino,salvia e timo, il forte richiamo di sangue esercitato dalle essenze, favorisce l’attività detergente dei leucociti e la rigenerazione cellulare; inoltre proprietà comuni a molte essenze sono:
antitossiche e anti velenose, in grado di neutralizzare il dolore e gli effetti delle punture di insetti ( e di serpenti,come nel caso della lavanda, rimedio tipico per i morsi di vipera nelle Alpi..);
antinevralgiche ed antidolorifiche,alcuni oli applicati in prossimità del nervo, producono un raffeddamento, diminuendo il potere di conducibilità degli stimoli e quindi il sintomo doloroso, (ad esempio : menta, lavanda, cajeput, chiodi di garofano, timo, cannella etc, i loro principi vengono utilizzati anche nell’anestesia odontoiatrica);
antireumatiche,da utilizzare come unguenti o impacchi per dolori articolari, spesso si associano a effetti diuretici, depurativi e disintossicanti, da usare nel drenaggio linfatico;
carminative, anti fermentative e spasmolitiche, in grado di favorire l’espulsione di gas intestinali e di contrastare i processi putrefattivi, oltre a sedare manifestazioni spasmolitiche, come la colite;
stimolanti dell’appetito e dei processi digestivi;
coleretiche e colagoghe,incrementano la produzione di bile e ne facilitano il passaggio nel coledoco;
ipo e iper tensive, regolarizzanti della pressione sanguigna;
antiparassitarie e vermifughe, allontano i parassiti esterni ed espellono quelli intestinali;
ormono-simili, si conoscono delle essenze, ad esempio quelle di salvia e cipresso in grado di modulare le funzioni di molti ormoni o di imitarne gli effetti intervenendo come riequilibratori, (ESTROGENI, ANDROGENI, PROGESTINICI..)
E’ molto interessante sottolineare che sia a livello scientifico che sperimentale la combinazione di più oli essenziali tra loro è complementare,cioè si integrano senza creare contrasto, anzi determinano una nuova sostanza del tutto nuova e da uno spettro molto più ampio della somma delle singole proprietà impiegate.
Gaobi.